Sua
Eccellenza Primo Ministro, dr. José Maria Neves,
Sua Eccellenza Ministra Aggiunta e della Salute, dra. Maria
Cristina Fontes, Autorità civili, religiose e i miei
Irmaos Capuchinhos capoverdiani, qui presenti, Amici e collaboratori
In questi giorni, alcuni giornalisti
mi hanno fatto questa domanda:
sig.Padre, che cosa prova, dopo tanto lavoro fatto,
a donare
a Costo Zero, allo Stato di Capo Verde la
significativa opera
dell’Ospedale San Francesco d’Assisi?
Ancora: dopo tante fatiche, preoccupazioni
organizzative ed economiche per realizzare il San Francesco,
non prova dolore e tristezza a lasciare una sua creatura
così importante e di valore?
Eccovi la mia risposta dal profondo del cuore:
provo una grande sofferenza, sì, ma nello stesso
tempo sperimento serenità e gioia, perchè
il frutto di tanti anni di lavoro e di fatiche (inaugurato
nel 2002 alla presenza dell’ allora Ministro della
Salute, del Nunzio Apostolico di Dakar e del Consigliere
Generale per l’Africa dei Frati Cappuccini),
fatiche vissute e condivise
con migliaia di Amici e Benefattori italiani, di Medici
specialisti e Tecnici, tutti volontari, questo frutto viene
consegnato al Popolo capoverdiano, rappresentato dallo Stato
di Capo Verde e dal suo Governo.
Per me, avanti negli anni e per i miei Fratelli Capuchinhos
Capoverdiani è giorno di festa, perchè
il sogno di curare e guarire, salvare e far nascere vite
umane, rifiorisce, oggi, con la consegna nelle mani sicure
dello Stato di Capo Verde, che ne garantirà la continuità
ed il servizio. Lascio a chi avrà la responsabilità
di gestire questa opera,
di continuare con fedeltà la missione dei valori
umani e professionali, spirituali e cristiani che sono stati
l’anima e la base del nostro servizio ai malati. Lascio
l’impegno di saper sviluppare l’Ospedale
San Francesco d’Assisi con professionalità
e con la volontà di offrire
un servizio nel rispetto e nell’amore verso tutti
i malati che, qui, accederanno, affinchè possano
dire che, al San Francesco, sono stati accolti ed amati
come persone, curati con competenza, umiltà ed umanità
vera. Ai miei fratelli cappuccini capoverdiani affido
l’accompagnamento spirituale di tutti i malati e di
tutto il personale, nello spirito che ha animato San Francesco
d’Assisi, al servizio
dei lebbrosi del suo tempo. Quando la campana
della Cappella
di São Josè suonerà, automaticamente,
al mattino, a mezzogiorno, a sera, in quel suono
magico ci sarà una lieve voce che suggerirà
ad ogni malato: tu non sei solo. E ad
ogni operatore sanitario: il bene va fatto bene...
Una voce che porterà a tutti qualcosa della mia solidarietà
unita
a quella di tanti Amici Italiani. In questo momento
importante desidero ringraziare tutti i membri
dell’Associação Solidariedade e Desenvolvimento
– ASDE - i nostri cari impiegati che hanno accompagnato
la vita e le gioie, le prove e le sofferenze dell’Ospedale.Desidero
ricordare, con profonda stima, l’ amico dott. Antonio
Mascarenhas co-fondatore e primo presidente dell’ASDE
e l’amico dott. Dario Dantas dos Reis
che hanno accompagnato il San Francesco con passione ed
attenzione,
fin dai primi passi. A tutti i Medici specialisti, gli Infermieri,
i Tecnici
ed il Personale di servizio un grande ringraziamento riconoscente.
Alle Sorelle Francescane va' un
grazie particolare per la loro presenza
e per il loro servizio
in Ospedale e agli ospiti soli e malati
della "Casa Madre Teresa di Calcutta".
A Sua Ecc.a Ministra Aggiunta e della Salute dra.
Maria Cristina Fontes e a Sua Ecc.a Primo Ministro dr. Josè
Maria Neves, un sincero grazie per avermi ascoltato
e aver accolto in dono questa creatura che è l’Ospedale
San Francesco d’Assisi.
Con serenità e speranza Lo consegno
a beneficio di questo popolo
per il quale, oso dirlo: ho dato quasi mezzo-secolo della
mia vita.
Il Signore della Vita benedica tutti voi, Amici
e Benefattori italiani, sostenitori e donatori di autentico
servizio, di donazioni economiche e di serio volontariato
e noi e, in particolare voi giovani,
che siete la forza e la speranza del futuro di questa terra.
A cominciare da chi guida lo sviluppo economico, sociale
e culturale del Paese, ai miei Confratelli Cappuccini e
a me, a noi Chiesa Cattolica e uomini dello Spirito, a tutti
gli Amici-Benefattori, il Signore Risorto doni forza, coraggio,
volontà ed intelligenza per lavorare, ancora assieme,
per un futuro più degno, più umano e più
spirituale a favore di questo amato popolo.
Con amicizia e riconoscenza Padre
Ottavio Fasano
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