In
attesa delle relazioni e delle foto che ci perverranno dai
ginecologi volontari all'Ospedale San Francesco, ci permettiamo
di inserire un testo di riflessione per coloro che leggeranno
questa pagina
MADRE
Ho voluto un giorno dire
con parole elevate
tutto quanto mia madre
rappresenta per me.
Però, mi sono perso
nel mondo indicibile
del suo amore
e non ho potuto dire nulla.
Ho calcato allora i fiori del prato
vicino alla cascata
del dovere filiale.
Vidi il cielo stellato
di predicati materni
e nella spuma delle onde
del suo affetto
io l’ho sentita martire e santa.
Donna incompresa
che io cerco di capire.
Quante volte mi sorrise
per nascondermi il pianto
amaro e caldo
a ferire il suo volto abbronzato.
Quante volte!
Oh come è bello avere una madre!
Tutto il bello in lei si riflette
come lo spuntar dell’aurora
come lo sbocciare delle rose
al canto dei rosignoli.
L’oceano, l’orizzonte,
lo spazio siderale,
in una parola tutto trova spazio
nel suo cuore.
Oggi mi inchino in questi versi di omaggio.
Sono fiori vivi multicolori
profumati di affetto,
che deposito nel suo grembo.
Nessun tesoro si compara
colla sublime fortuna
di avere con me mia madre.
ARTUR VIEIRA |