Il
Figlio e lo Spirito, missionari
del Padre, invitano a partire
a piedi scalzi e a mani nude
per essere condotti dall’Amore
agli sradicati e dislocati
dalla inumana cupidigia.
Il Figlio manda
lo Spirito di letizia a consolare, secondo il disegno
d’amore del Padre.
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Lasciamoci
pervadere e condurre
dallo Spirito di Gesù e andiamo ad abitare tutti
gli angoli della terra, dove l’umanità vive,
per raccontare l’esperienza meravigliosa dell’Amore
di Dio Padre, reso visibile
nella carne del Figlio, affinché
la speranza, la libertà e la verità
diventino l’ambiente dove ogni persona raggiunge
la sua maturità.
Festa della
S.S.Trinità
18 maggio
è’
la festa del "Dio uno in Tre Persone". Tre persone
con la stessa sostanza. Con questo è già
detto tutto, ma tutto resta ancora da capire, da accogliere
con amore, da adorare, contemplando.
Ascoltiamo quanto riporta il passo
di Atti 10,37-38 dove l’apostolo Pietro dice al
centurione, uomo pieno di fede e di misericordia
“Incominciando
dalla Galilea, dopo il battesimo di Giovanni, Dio consacrò
in Spirito Santo ( cioè con olio di letizia) e
potenza, Gesù di Nazareth, il quale passò
beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto
il potere del maligno, perché Dio era con Lui.”
E in Luca 4, 18
Gesù stesso dichiara
“Lo Spirito del Signore è sopra di me...,mi
ha consacrato con l’unzione”
Gesù riceve il dono della
gioia, dopo tanto patire, dal Padre che Lo invia.
Importanza centrale sul fronte missionario! Si afferma
che tutti i popoli - anche i non cristiani - sanno che
Dio esiste e i 'pagani' credono in un Dio. Questa verità
condivisa pur con differenze, riserve e la necessità
di purificare immagini e rapporti - è la base che
rende possibile il dialogo fra le religioni e fra i cristiani
tra loro.
Sulla base del Dio unico, comune a tutti, è possibile
tessere un'intesa fra i popoli, in vista di azioni concertate,
a favore della pace, in difesa dei diritti umani, per
la realizzazione di progetti di sviluppo.
Su questo fronte abbiamo visto gesti
coraggiosi e positivi di intesa e collaborazione, promossi
anche da grandi Papi, come Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni
Paolo II; ma sempre nella chiara consapevolezza
che tutto questo è
soltanto una parte dell'azione evangelizzatrice della
Chiesa nel mondo.
Per un cattolico, l'orizzonte di relazioni, fondate sull'esistenza
di Dio unico, non è sufficiente e, tanto meno lo
è, per un missionario cosciente della straordinaria
rivelazione, ricevuta per Gesù Cristo, rivelazione
che abbraccia
tutto il "Mistero"
del Dio, Uno e Trino.
L’annuncio della Buona Notizia della pace che, ogni
uomo missionario porta al mondo, apre l’orizzonte
del nostro cuore a Dio, comunione di Persone.
La parola "Mistero"
è da intendersi
più per ciò che rivela,
che per quello che nasconde.
Facciamo parlare i mistici.
S. Giovanni della Croce
"C'è ancora molto da approfondire in Cristo;
infatti, Lui è come una miniera
ricca di immense vene di tesori, nella quale, per quanto
si vada a fondo, non si trova la fine; anzi in ciascuna
cavità si scoprono nuovi filoni di ricchezze".
Rivolgendosi alla Trinità,
Santa Caterina da Siena esclama:
"Tu, Trinità eterna, sei come un mare profondo,
in cui più cerco e più trovo, e quanto più
trovo, più cresce la sete di cercarti. Tu sei insaziabile;
e l'anima, saziandosi nel tuo abisso, non si sazia, perché
permane nella fame di te e sempre più te brama,
o Trinità eterna".
Sulla rivelazione cristiana del
Dio unico
in tre Persone, in se stesso, nei suoi rapporti
con l'uomo e il creato
e per le relazioni fra le persone
umane,
un Anonimo ci trasmette il seguente
dialogo, scarno ma essenziale,
tra un musulmano e un cristiano:
Dice un musulmano:
"Dio, per noi, è Uno;
come potrebbe avere un figlio?"
Risposta di un cristiano:
"Dio, per noi, è Amore;
come potrebbe essere
solo?"
Si tratta di una forma di “dialogo interreligioso”,
che manifesta una verità fondamentale del Dio cristiano,
capace di arricchire sia il monoteismo ebraico e musulmano
che le altre religioni.
Infatti, il Dio rivelato da Gesù
è soprattutto Dio-amore.
Egli si rivela a noi come “Dio ricco di misericordia
e pietoso”.
È questo il vero volto di
Dio
che tutti i popoli hanno il diritto
e il bisogno di conoscere.
Il Concilio Vaticano II afferma
in “Ad Gentes, cap.1, 2”
“La Chiesa pellegrinante nel
mondo,
che vive nel tempo, è missionaria
per sua natura, in quanto essa trae
origine dalla missione del Figlio e dello Spirito Santo,
secondo il piano di Dio Padre.
Questo Piano scaturisce dalla
“fonte d’amore”, il Cuore di Dio Padre,
che genera il Figlio nello Spirito
Santo.
Ed è Lui il Figlio che invia
"l'olio di letizia" per
guidarci, illuminarci, consigliarci e consolarci,
con infinita benevolenza, liberamente.
E'sempre Lui che ci ricrea e ci
chiama
a partecipare alla sua Vita, per farci felici”.
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