|
La
festa delle Luci
"2 febbraio"
Questa
festa origina in Oriente e dai Greci prende
il nome di "Ipapante", cioè festa dell'Incontro.
Nel sec.VI
si estende all’Occidente: a Roma con carattere più
penitenziale e in Gallia con la solenne benedizione e processione
delle candele, dal popolo
è chiamata della "candelora". La
presentazione del Signore al Tempio chiude
le celebrazioni natalizie e,
con l’offerta della Vergine Madre e la profezia di
Simeone uomo retto, apre il cammino verso la Pasqua.
Gesù incontra per la prima volta, qui, il suo popolo
quale Luce e Gloria di Israele.
Di questa festività abbiamo
la 1°testimonianza nel secolo IV
a Gerusalemme, detta Festa della Purificazione della SS.
Vergine Maria, in ricordo del momento, narrato al capitolo
2 del Vangelo di Luca, in cui la Madre,
in rispetto alla legge, si reca al Tempio di Gerusalemme
per offrire il suo Primogenito e compiere
il rito legale della sua purificazione.
La riforma liturgica del 1960
restituisce alla celebrazione il titolo originario
di "Presentazione del
Signore". Questo atto di obbedienza
ad un rito legale, costituisce una
pura lezione di umiltà, perché
Gesù
e Maria si presentano a noi nell'estrema povertà
dei baraccati, nella precaria esistenza degli sfollati
e dei perseguitati, quindi degli esuli.
L'incontro del Signore Gesù
con Simeone e Anna,
nel Tempio, accentua la comunione personale di Maria col
sacrificio di Gesù, nella profezia del vecchio Simeone:
"...Quanto
a te, o Maria, il dolore ti colpirà come colpisce
una una spada".
Maria, conservava tutte queste cose
nel suo cuore, unita interamente al figlio.
Non stupisce che l'imperatore
Giustiniano decreti
il 2 febbraio, giorno festivo per
tutto l'impero d'Oriente. Roma adotta la
festività verso la metà
del VII secolo; papa Sergio 1 (687-701) istituisce
la più antica Processione Penitenziale Romana, che
partiva dalla chiesa di Sant'Adriano al Foro
e si concludeva a Santa Maria Maggiore.
Il Rito della benedizione
delle candele, di cui si ha testimonianza già nel
X secolo, si ispira alle
parole
di Simeone: "I miei occhi han visto il mio Salvatore.
Tu l'hai messo davanti a tutti i popoli,
Luce per illuminare le nazioni e Gloria di Israele".
( della Bibbia LDC-ABU-SEI )
|