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LA
POSTA |
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Un amico trasferito
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Walbert Bühlmann
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Coraggio Chiesa. Sii sempre
più casa con i poveri e gli abbandonati, apri le
tue porte per guardare fuori!
La sua morte è avvenuta il 16 maggio 2007
nel convento dei cappuccini di Schwiz (Svizzera).
Dal 1970 al 1982 Walbert fu segretario generale
dell’animazione missionaria dell’Ordine. In
qualità di studioso delle missioni trascorse tre
anni come missionario in Tanzania, più tardi insegnò,
fra l’altro, a Friburgo (Svizzera) e a Roma.
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Era nato a Gerliswil vicino a Lucerna. Ha pubblicato
più di 30 libri, che lo hanno fatto conoscere a livello
internazionale come pioniere di una teologia aperta al mondo.
È suo il concetto e la frase “Dalla Chiesa dell’Occidente
alla Chiesa del mondo”. La sua opera più significativa
è apparsa nel 1974, poco prima del Sinodo mondiale dei
Vescovi con il titolo: “Wo der Glaube lebt. Einblicke in
die Lage der Weltkirche”, Freiburg im Breisgau (1975 in
italiano con il titolo: “La terza Chiesa alle porte”,
Roma).
Il libro fu tradotto in molte lingue e suscitò
attenzione internazionale. In un’altra opera importante
presentò il “Papa del secolo”, Giovanni XXIII.
A lui fu debitore di molti aspetti della sua nuova concezione
della Chiesa.
L’applicazione del Concilio Vaticano
II fu per questo cappuccino svizzero un impegno del cuore.
Aveva questa opinione: “Non c’è cosa
più dannosa per la Chiesa e la sua missione di quella
di voler rimanere fissati a forme condizionate dalla storia”.
A tutti coloro che dubitavano della capacità di riforma
della Chiesa consigliava: “Farsi avanti, ma non uscire”.
Fino alla tarda età è rimasto attivo,
ha viaggiato dando conferenze ed è stato impegnato
pastoralmente. Nell’agosto2006 ha festeggiato i suoi
90 anni a Olten, in piena freschezza fisica e spirituale.
Poco tempo dopo ha sofferto di gravi disturbi ed è
stato ricoverato nell’infermeria dei cappuccini di
Schwiz. |
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Aveva una fede schietta, un ottimismo
indistruttibile, magari con un pizzico di ingenuità; amava
i grandi orizzonti e le visioni di futuro. Alcuni suoi scritti
contengono tratti autobiografici, specialmente “Von der
Kirche träumen”, Graz 1986 (trad. inglese “Dreaming
about the Church”, Kansas City 1988); come pure “Wer
Augen hat zu sehen...”, Graz 1989 (trad. italiana “La
Chiesa alle soglie del terzo millennio”, Bologna 1990).
In una lettera di ringraziamento a coloro
che gli avevano fatto auguri per il suo 90° compleanno, scriveva:
“Cosa succederà dopo questi miei 90 anni non lo so.
Penso semplicemente: i nove decenni passati sono stati sotto la
visibile benedizione di Dio. E Dio non ritirerà la sua
mano nei prossimi mesi o anni. Perciò dico: vivere fino
all’ultimo momento, e poi abbandonarsi fiduciosamente in
Dio, oppure, con il titolo di un mio libro: aspettare ‘la
grande sorpresa di Dio’”. Con questi sentimenti si
è presentato al Signore della vita e della morte.
Dati: nasce il 06.08.1916; muore 16.05.2007; 22.05.2007:
funerali a Olten, Svizzera.
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