14
settembre
L’Esaltazione
della Santa Croce
Conosciamo
un aspetto del cuore di Gesù che solo Dio stesso
poteva rivelarci:
la ferita provocata dal peccato e dall’ingratitudine
dell’uomo
diventa fonte, non solo di una sovrabbondanza d’amore
nel suo cuore, ma anche di una nuova creazione. Attraverso
la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza
può diventare sapienza, e la gloria promessa dal
Padre a Gesù può essere condivisa da tutti
coloro che desiderano seguirlo.
La morte, la malattia,
le molteplici ferite che l’uomo riceve nella carne
e nel cuore, tutto questo diventa, per la piccola
creatura, un’occasione per lasciarsi prendere più
intensamente dalla vita stessa di Dio.
In questa celebrazione, la Chiesa
ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria
ha vissuto pienamente presso la Croce: la
sofferenza del mondo,
follia e scandalo diventa nel sangue
di Cristo, grido d’amore e seme di risurrezione
per ciascuno di noi.
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15 settembre
La
Madre addolorata
Immersa
in angoscia mortale
geme nell'intimo del cuore,
trafitto da spada.
Quanto grande è il dolore
della benedetta fra le donne,
Madre dell'Unigenito!
Piange la Madre pietosa
contemplando le piaghe
del divino suo Figlio.
Chi può trattenersi dal pianto
davanti alla Madre di Cristo
in tanto tormento?
Chi può non provare dolore
davanti alla Madre che porta
la morte del Figlio?
Per i peccati del popolo suo
Ella vede Gesù nei tormenti
del duro supplizio.
Per noi ella vede morire il dolce
suo Figlio, solo, nell'ultima ora.
O Madre, sorgente di amore,
fa' ch'io viva il tuo martirio,
fa' ch'io pianga le tue lacrime.
Fa' che arda il mio cuore
nell'amare il Cristo-Dio,
per essergli gradito.
(Ti prego, Madre santa:
siano impresse nel mio cuore
le piaghe del tuo Figlio.
Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.
Con te lascia ch'io pianga il Cristo crocifisso finché
avrò vita.
Restarti sempre vicino, piangendo
sotto la croce: questo desidero.
O Vergine santa tra le vergini,
non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio.
Fammi portare la morte di Cristo,
partecipare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante.
Ferisci il mio cuore con
le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inebriami del suo sangue
Nel Suo ritorno glorioso rimani,
o Madre, al mio fianco,
salvami dall'eterno abbandono. O
Cristo, nell'ora del mio passaggio,
fa' che, per mano a tua Madre,
io giunga alla meta della vittoria.
Quando la morte dissolve il mio
corpo aprimi le porte del cielo
e accoglimi nel tuo regno di vita.
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