La
Vergine, "stella luminosa"
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Dagli
scritti di Sant'Antonio
Maria, "vaso di oro"
Risulta chiaramente che il Santo in una decina
di anni ha saputo assimilare in profondità
lo spirito del Poverello d'Assisi.
Nei Sermoni ritorna spesso
il motivo della
"aurea povertà"
che rappresenta la vera ricchiezza, perché rende
l'uomo libero e felice. L'insegnamento del Santo scaturisce
direttamente dalla Sacra Scrittura e dalla sua esperienza
di una vita vissuta coerente allo spirito
del Vangelo e interamente consacrata
alla evangelizzazione del popolo.
Nei secoli XII e XIII si
era avuto un forte risveglio spirituale, grazie al
ritorno alle fonti, all'amore e allo studio della Bibbia,
suscitando, ovunque, nel popolo di Dio "un vivo desiderio"
di una forte aderenza all'annuncio di Gesù.
Dal Dizionario Antoniano,
La voce "Povertà"pagg.597-598
B) Maria, La "Vergine
poverella"
Sant'Antonio ebbe una tenera devozione verso
la beata Vergine, da
lui ammirata soprattutto
per la sua umiltà e povertà.
Egli trae lo spunto da figure e simboli biblici per esaltare
queste virtù in Maria. La Vergine
è la stella luminosa del mattino che, quando
giunse il tempo della misericordia, Dio fece sorgere per
illuminare tutti i popoli. Ella è
il germoglio spuntato dal tronco di Iesse. Come un
virgulto è sottile e flessibile, così Maria
è "sottile (sobria) per la povertà e
flessibile per l'umiltà"(Sermoni,1077). Il Santo
la vede simboleggiata nel grande trono d'avorio che Salomone
costruì per sé, rivestendolo di oro puto (1Re
10,18). Maria è il vero trono
di Salomone, perché la Sapienza divina che
abita presso il Padre"ha scelto
il suo trono in una madre poverella... Questo trono
fu rivestito dell'oro della povertà. "O aurea
povertà della Vergine gloriosa, che hai avvolto in
misere fasce il Figlio di Dio e l'hai adagiato in una mangiatoia!".
Come Salomone rivestì il trono
di oro, così"la povertà riveste l'anima
di virtù, invece la ricchezza la spoglia"(Sermoni,483).
Il libro del Siracide paragona
il sacerdote
Simone ad un vaso di oro massiccio, ornato di pietre preziose.
Il Santo (Antonio) trasferisce
l'immagine su Maria, "vaso"
per umiltà,
di "oro" puro per povertà. Osserva
poi che
"la concavità del vaso"...raffigura
l'umiltà
di Maria, che accoglie la grazia...di Dio.
E giacché l'umiltà si
conserva con la povertà,
è detta "vaso d'oro", perché rende
ricchi e splendenti coloro che la posseggono. "Dove
si trova la vera povertà, vi è ciò
che è sufficiente. Dove c'è l'abbondanza,
c'è anche l'indigenza". Ora,
la beata Vergine Maria meritò di essere guardata
da Dio per la sua umiltà e povertà (Sermoni,
1110-1111)...Mosé restò 3 mesi
in un cestello di vimini, ricoperto di bitume
e di pece.. Questi 3 elementi, per Antonio, indicano i vimini
(l'umiltà) di Maria,
il bitume (la verginità), la pece (la povertà).
In Maria(il cestello di vimini) fu
nascosto Gesù Cristo, esposto nell'acqua, cioè
in questo mondo (Sermoni, 1101).
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