La
Visita della Beata Vergine Maria
a sua cugina Elisabetta
31 maggio
E’la
Festa del “Magnificat”.
Maria porta in sé l’evento della salvezza,
il Dio fatto Uomo e, col suo SI’, dona, all’insaputa
del mondo intero, il Kairòs, cioè il Tempo
Nuovo che si instaura, momento tanto atteso da Israele.
E’ Lei, l’Arca
della Nuova Alleanza che porta nel suo seno Gesù
Cristo,Dio,e viene chiamata
da Elisabetta,“Madre del Signore”.
Giovanni Battista sussulta nel grembo dell’anziana
madre sua al saluto della Fanciulla di Nazareth.
Due
Bimbi nascosti fanno il loro primo
incontro.
E il nato secondo
il Redentore Gesù,santifica
il nato prima di Lui.
Questa
visita suggella l'incontro di due donne che si vogliono
bene
e di due bimbi ancora nel grembo delle loro mamme. La
più giovane in umile servizio della più anziana.
La premura affettuosa di Maria,
con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto
di carità anche l'annunzio dei Tempi Nuovi, compiutisi
in Cristo Gesù, Dio con noi.
Giovanni che sussulta nel grembo materno, inizia
già
la sua missione di “Colui che
prepara la strada”
al Signore.
La Visitazione di Maria a Elisabetta come accade?
Aggregandosi
probabilmente ad una carovana di pellegrini che si recano
a Gerusalemme, Maria attraversa la Samaria e raggiunge Ain-Karim,
in Giudea, dove abita la famiglia di Zaccaria.
E’ facile immaginare quali sentimenti pervadano il
suo animo di ragazza per il mistero che le è stato
annunciato poco prima dall'Angelo,Gabriele).
Sono sentimenti di umile riconoscenza
verso la grandezza e la bontà
di Dio,
della “la
sua ancella”
che canta
l'Inno,
"dell'amore gioioso
al suo Amato"
(S. Bernardino da Siena).
La presenza di Gesù,
Dio nella carne di Maria è, per Elisabetta, la grande
Luce sui Misteri Divini che si svelano nella sua cugina;
la sua fiducia in Dio e la santificazione del Precursore
nel suo seno sono esultanza di gioia.
Maria
rimane presso Elisabetta
fino alla nascita di Giovanni Battista e, probabilmente,
otto giorni ancora per il rito dell'imposizione del nome.
Accettando
questo computo
del periodo
trascorso presso la cugina Elisabetta,
questa Festa,
di origine francescana,
(i minori la celebravano già
nel 1263), avveniva il 2 luglio,
data in cui la fanciulla di Nazareth
tornava
a casa sua.
La festa viene poi
estesa a tutta la Chiesa latina da papa Urbano VI, per
intercedere
presso la Vergine Santissima,
la pace e l'unità dei cristiani,
divisi dal grande Scisma di Occidente.
Il
sinodo di Basilea, nella sessione
del 10 luglio 1441, conferma
la Festività della Visitazione.
L'attuale
calendario liturgico,
non tenendo conto
dell'episodio evangelico,
fissa la memoria al
31 Maggio,
mese,consacrato dal popolo,
alla Vergine Maria.
"Nell'Incarnazione - commenta
S.Francesco di Sales - Maria si umilia, confessando di essere
la “serva” del Signore...Maria non indugia ad
umiliarsi davanti a Dio perchè sa che, carità
e umiltà
sono perfette solo se passano da Dio al prossimo.
Non è possibile amare
Dio
che non vediamo,
se non amiamo gli uomini
che vediamo”.
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