Non angustiamoci!
Maria è con noi
Cuore Immacolato della Beata V. Maria 31 maggio
Istituita
da Pio XII, l'odierna celebrazione ci invita a meditare
sul mistero di Cristo e della Vergine Maria,
custode delle parole e dei fatti del Signore, che ha meditato
nel suo cuore
(Lc 2,19);ella è dimora
dello Spirito Santo, sede
della sapienza (Lc 1,35), immagine e modello
della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore
(cfr Lc 11,28).
Serbando nel Suo cuore la memoria dei misteri di salvezza,
compiuti nel suo Figlio, ne ha atteso
con fiducia il compimento.
Il promotore della festa del Cuore Immacolato di Maria è
stato San Giovanni Eudes
che, già verso il 1643,
comincia a celebrarla con i religiosi della sua congregazione.
Nel 1668 la festa e i testi liturgici sono approvati dal
cardinale legato per tutta la Francia, mentre Roma si rifiuta
più volte di confermare la festa.
E’ solo dopo l’introduzione
della festa del S. Cuore di Gesù, nel 1765, che viene
concessa qua e là
la facoltà di celebrarla.
Pio XII la estende, nel 1944,
a tutta la Chiesa, a ricordo della consacrazione del mondo
al Cuore Immacolato di Maria,
da lui offerta nel 1942.
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Speriamo sempre con
la Madre nostra e Gesù.
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Il
Culto del Cuore Immacolato di Maria riceve un forte impulso
dopo le apparizioni di Fatima del 1917. Si fa memoria il
giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù.
La vicinanza delle due feste riconduce a San Giovanni Eudes,
il quale nei suoi scritti non separa mai i due Cuori di
Gesù e di Maria e sottolinea l’unione profonda
della Madre col Figlio di Dio, fatto carne, la cui vita
pulsò per nove mesi nel grembo di Maria, all’unisono
col suo cuore.
La Liturgia della festa sottolinea il lavorio spirituale
del cuore della "prima discepola" di Cristo
e presenta Maria come protesa, nell’intimo del suo
cuore, all’ascolto e all’approfondimento della
parola di Dio. Maria medita nel suo cuore gli eventi in
cui
è coinvolta insieme a Gesù, cercando di penetrare
il mistero che sta vivendo: conserva e riflette nel suo
cuore tutte le cose, per scoprire la volontà del
Signore, come un pane
che la nutre nell’intimo, come un’acqua zampillante
in un fecondo terreno.
Con questo suo modo di agire, ci insegna a nutrirci in profondità
del Verbo di Dio,
a vivere, sfamandoci e abbeverandoci di Lui e soprattutto
a trovare Dio nella preghiera e nel silenzio. Maria, infine,
ci insegna a riflettere sugli avvenimenti della nostra
vita quotidiana e a scoprire in essi Dio che, pian piano,
si rivela, inserendosi nella
nostra storia, in tutto ciò
che ci capita
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