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LA PSICOLOGA |
Stiamo insieme
di Stefania Chiacchiararelli
La parola,
il linguaggio, sono mezzi attraverso i quali ognuno di noi stabilisce
e rafforza le proprie relazioni interpersonali, al fine di scambiarsi
vicendevolmente opinioni, sentimenti, emozioni.
Il dialogo è ciò che prettamente ci distingue
come individui e, forse, proprio per la sua natura fortemente
umana, le persone tendono a banalizzare il suo ruolo, dandolo
per scontato e considerandolo riduttivamente una semplice azione
quotidiana.
Vorrei
invitare ciascuno a riflettere sulla potenza, la forza della comunicazione.
Comunicando, mostriamo noi stessi, la nostra personalità
e dunque instauriamo con il prossimo legami più intimi,
profondi, basati su una più stretta conoscenza.
Spesso,
nel dare un'opinione su chi si conosce appena o quando valutiamo
un evento o diamo significato ad un'azione, ci facciamo guidare
da impressioni superficiali, immediate. Nascono così pregiudizi,
stereotipi e, di conseguenza, etichettiamo gli altri allontanandoci
da essi: forti delle nostre idee, non diamo a chi ci è
vicino la possibilità di spiegarsi, difendendo la nostra
identità, non mettendo in discussione le nostre certezze.
Questo atteggiamento, però, porta solo all'innalzamento
di barriere, ad ingiuste colpevolizzazioni ed il venir meno di
principi e valori come l'unità, la tolleranza, l'umiltà
ed appunto il dialogo. Solo tramite
questo scopriamo le ragioni dell'altro, le sue idee ed intenzioni:
è l'ignoranza che ci rende ottusi ed è solo per
mezzo di un sano confronto che possiamo acquisire nuove informazioni
sul prossimo rendendo meno semplificata e generalizzata la nostra
modalità di pensiero.
L'invito
a riflettere che vorrei porre è mirato alla quotidianità,
al vissuto concreto. A partire dai rapporti familiari: tante
famiglie si dividono a causa di incomprensioni, di una scarsa
comunicazione. Un dialogo sincero necessita di una predisposizione
leale a questo, di maturità. Comunicare vuol dire anche
aprirsi, sfogarsi e, conseguentemente, saper ascoltare. E'qui
la ricchezza del dialogo: bisogna recuperare il suo valore e non
svilirlo usando parole vuote o frasi fatte.
Anch'io,
ora, sto comunicando con voi: ponendovi una base per riflettere,
ho riflettuto io stessa, sperando di aver dato un piccolo esempio
di come, anche poche parole, possono far crescere sia chi le
enuncia e chi le ascolta.
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