FAMILY
2012
C'è un altro mondo
è la famiglia fondata sul matrimonio:
una nota del
card. Ennio Antonelli
Il VII Incontro Mondiale delle famiglie, che Milano
ospiterà tra pochi giorni, non riveste soltanto un
grande significato ecclesiale, ma è anche un appuntamento
con una profonda valenza civile, sociale e culturale.
Il significato è indicato dal tema:
"La famiglia: il lavoro e la festa".
Ma prima ancora l’incontro è significativo
per se stesso, come evento di carattere mondiale. Le famiglie
provenienti dai cinque continenti e le famiglie di Milano
e del territorio, si incontrano, si accolgono reciprocamente,
si scambiano esperienze. La grande assemblea riunita intorno
al Papa, esprime e celebra l’unità e l’universalità
del popolo di Dio. Quanto al tema,
bisogna spiegare che famiglia, lavoro e festa non sono tre
argomenti giustapposti, ma un solo argomento, cioè
l’interazione di questi tre valori, che sono fondamentali
per la vita delle persone e per la società.
Fin dal primo capitolo della Bibbia,
Famiglia, Lavoro e Festa sono presentati come
3 benedizioni, 3 doni di Dio per una vita buona.
Infatti per la Felicità sono necessari sia i beni
materiali
che relazionali, sia la ricerca dell’utile che il
riposare
e lo stare insieme con gli altri e con Dio.
Perché oggi è quanto
mai urgente riflettere
su famiglia, lavoro e festa? Affrontare questi argomenti
in modo non superficiale può contribuire innanzi
tutto
ad uscire dalla crisi che affligge l’Occidente, che
non è solo crisi economica. Tutti si rendono conto
che occorrono
da una parte innovazione, investimenti e maggiore produttività
e, d’altra parte, equilibrato ricambio generazionale
e quindi tasso di natalità più elevato e migliore
educazione. Dalle
indagini sociologiche risulta
che sono proprio le famiglie sane ad assicurare risparmio,
responsabilità ed efficienza, procreazione generosa
e impegno educativo.
È dunque interesse della società sostenere
le famiglie, offrire opportunità di lavoro, conciliare
le esigenze e i tempi della famiglia con quelli dell’impresa,
armonizzare maternità e professione,
aiutare le famiglie numerose. Dalle
ricerche sociologiche risulta che, per la felicità
delle persone, la salute, le buone relazioni familiari,
la capacità di stabilire rapporti solidali, improntati
al rispetto reciproco, nel proprio ambiente di lavoro e
nella propria comunità, contano più del reddito.
Occorre dunque recuperare il senso
della festa, perché non sia tempo di evasione
e di dispersione, ma piuttosto tempo
di concentrazione sui valori essenziali: Dio, famiglia,
comunità, amicizia, cultura, solidarietà.
Specialmente occorre salvaguardare la domenica dall’invadenza
del mercato. Oggi la centralità
della domenica appare minacciata da una certa cultura relativistica
che, da una parte vorrebbe appiattire l’uomo sull’oggi,
azzerando qualsiasi tensione trascendente, dall’altra
sostiene che, soprattutto in tempo di crisi, occorre dare
la precedenza all’efficientismo della produzione e
del guadagno.
In questo modo però non si comprende che l’esigenza
della festa non potrà mai essere cancellata perché
iscritta profondamente nel cuore dell’uomo e, in modo
ancora più ricco di significati, nel cuore del cristiano
che celebra nella domenica la Pasqua settimanale del Signore.
"Senza
domenica non possiamo vivere",
risposero
i Martiri di Abitene alle autorità dell’Impero
romano
che chiedevano conto di quel loro riunirsi per celebrare
la liturgia festiva. Si tratta di
una urgenza valida ancora oggi. La domenica, la festa,
è il richiamo a una dimensione
che va al di là dell’effimero e si collega
all’eterno.
La festa è, da un lato, il tempo della gratuità,
del gioco, della contemplazione, della natura, delle relazioni
buone, della famiglia, ma dall’altro è il tempo
della preghiera,
della spiritualità, del rapporto con Dio.
Recuperare il significato della domenica e della festa
vuol dire quindi iniettare nell’organismo in crisi
di questa nostra civiltà occidentale, un benefico
antidoto contro l’individualismo, il soggettivismo,
l’egoismo sociale che sono alla radici di tanti mali:
aborti, separazioni, divorzi, carenze educative. Infine
l’incontro di Milano è prezioso
per dare visibilità a Molte
Realtà Positive. Anche in Europa ci sono tante
famiglie esemplari, tante famiglie numerose per scelta consapevole.
E poi fioriscono movimenti, associazioni, forme di aggregazioni,
reti tra famiglie:
sono davvero esperienze belle, capaci
di dare speranza. L’appuntamento di Milano
è davvero la festa di
tutto quanto di bello, di ricco, di fecondo può generare
quel "mistero grande" che è la famiglia
fondata sul matrimonio.
|
|