IL
DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA
DELL’UNIVERSITA’ DI GENOVA
E L’OSPEDALE S.FRANCESCO FOGO (Rep.Cabo Verde)
Alcune
esperienze di volontariato, fatte in “modo indipendente” da
alcuni colleghi chirurghi genovesi rientrati entusiasti dell’ Ospedale
San Francesco e della popolazione capoverdiana, ha indotto il DiCMI (Dipartimento
di Chirurgia e Metodologie Cliniche Integrate della Università
di Genova, diretto dal Prof. Edoardo Berti Riboli) a stilare un “Protocollo
di Intesa” con l’Ospedale stesso che, per alcuni
aspetti, è stato esteso all’Ospedale Santa Corona di Pietra
Ligure. Questo Protocollo, operativo ormai da circa un anno, prevede la
copertura costante delle esigenze chirurgiche attraverso una turnazione
continuativa di chirurghi con adeguata esperienza professionale.
Nel mese di maggio
2005 (dopo questo primo periodo di collaborazione finalizzato, come abbiamo
detto, all’invio di chirurghi dal Dipartimento all’Ospedale
S. Francesco) a seguito di numerosi incontro avvenuti tra i Professori
Edoardo Berti Riboli e Antonio Terrizzi (a nome del DICMI) e Padre Ottavio
Fasano, si è concordato un coinvolgimento operativo del DICMI anche
nella gestione sanitaria dell’Ospedale S. Francesco.
Come primo atto è stato deciso, di comune accordo, di costituire
una Commissione Tecnica costituita da medici esperti
con diverse competenze professionali, per fornire una analisi accurata
dello stato attuale del Centro, proporre iniziative e stendere un documento
programmatico finalizzato alla gestione sanitaria del biennio prossimo.
La Commissione,
che si è recata a Capo Verde nel novembre 2005, ha iniziato il
proprio lavoro incontrando le Autorità Sanitarie locali di Praia
(Dr. José da Rosa - Delegado de Saùde;
Dra. Arcelinda Barreto - Directora do Hospital Agostinho
Neto) e nazionali. Al Dr. Basilio Mosso Ramos (Ministro
de Estado e da Saùde) è stato esposto il programma di lavoro
della commissione ed è stata valutata la possibilita di istituire
a Capo Verde una Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale
che, con il supporto della Regione Liguria, vedrà le strutture
didattico–formative presso l’Università degli Studi
di Genova e presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Il
Ministro si è dichiarato favorevole a questa iniziativa caldeggiandone
una rapida realizzazione proponendo di siglare ufficialmente l’intesa
in occasione di un suo viaggio in Liguria che programmerebbe nei primi
mesi del 2006.Nei primi giorni di permanenza a Capo Verde la Commissione
è stata ricevuta dal Dr. Pedro de Verona Rodriguez Pires
(Presidente della Repubblica di Capo Verde) che, felicitandosi con Padre
Ottavio Fasano per il lavoro già svolto dall’Ospedale S.
Francesco a favore della popolazione della Repubblica Capoverdiana, ha
augurato alla Commissione un lavoro proficuo ed ha garantito il pieno
appoggio delle massime autorità politiche governative al progetto.
La commissione sta ultimando un programma di intervento sanitario allo
scopo di migliorare la gestione ospedaliera con l’obbiettivo di
fornire un servizio progressivamente più efficiente ed efficace
alla popolazione capoverdiana, sempre nel rispetto dello spirito che ha
mosso i Frati Cappuccini nel compiere quest’ opera.
Fino
ad oggi si sono avvicendati presso l’ Ospedale San Francesco numerosi
colleghi liguri (Edoardo Berti Riboli, Luigi De Salvo, Antonio Terrizzi,
Mario Taviani, Marco Gipponi, Gino Battistini, Marco De Paoli, Marco Beatini,
Stefano Fazio, Doris Davini, Riccardo Pellicci, Sandro Scotto) ma anche
provenienti da altre regioni (Roberto Bernardini e Lorenzo Troiano che
attualmente si trova a Fogo).
E’ chiaro che il successo di queste iniziative è strettamente
legato alla collaborazione di tutti i colleghi che già da anni
offrono il loro contributo al Centro (ci riferiamo innanzitutto al GMS)
ed a quelli che, desiderosi di dare il loro contributo professionale ed
umano ai fratelli capoverdiani meno fortunati.
Stimolando coloro che hanno già dato il loro contributo a ritornare
al S. Francesco ed augurandoci che altri colleghi chirurghi vorranno unirsi
a noi in questo lavoro, ringraziamo tutti per quanto hanno fatto o vorranno
fare per gli altri.
Vorremmo aprire
un canale di informazione attraverso il quale tutti i colleghi, interessati
a porre quesiti sull’iniziativa o esporre le proprie idee in merito,
possano mettersi in contatto con noi. Invitiamo pertanto tutti a scriverci
al seguente indirizzo o telefonarci: 010 3537220
E-mail:
antonio.terrizzi@unige.it
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