Sao
Filipe 10. 09. 11 Miei
cari Amici,
sono in veranda di Casa Oceano, la 1°casa costruita
nel Centro Socio Sanitario Ospedale San Francesco d’Assisi
per l’accoglienza
dei medici e tecnici volontari.
Centinaia e centinaia di Volontari, Amici e Benefattori
hanno sostato in questo angolo
per condividere, riflettere e pregare.
Sì, tante volte abbiamo celebrato l’Eucarestia,
motivati dalla fede ed accompagnati dal canto
dell’oceano, che non cessa mai di meravigliare.
Proprio ieri, in questa veranda,
ho incontrato
i tre Sindaci dell’isola di Fogo ed il Sindaco dell’isola
di Brava, accompagnati dai loro collaboratori. Tema
del dialogo: il futuro dell’Ospedale San Francesco
d’Assisi.
Considerati gli alti costi che comportano l’attività
delle due sale operatorie,
del Laboratorio Analisi, della Radiologia ed Ecografia,
i gravosi stipendi mensili dei medici capoverdiani, ingegneri,
tecnici e impiegati compreso il personale di servizio, mi
sono reso conto che non possiamo più sostenere tutte
queste spese. Ciò non significa
arrendersi di fronte alle difficoltà crescenti,
ma trovare una soluzione concreta nelle reali condizioni
della Sanità di Capo Verde. Le
autorità incontrate ieri, sono ben coscienti di tutto
l’impegno profuso dall’Ospedale San Francesco
d’Assisi, fino ad oggi, per opera delle offerte
e dell’aiuto gratuito di tanti, tanti benefattori-amici
affezionati... Ma oggi l’Ospedale
deve trovare una soluzione che lo veda integrato nel programma
della Sanità pubblica. Certo avrà sempre il
suo volto di “Ospedale Missionario”,
ospedale che continuerà ad accogliere i Medici
Specialisti Volontari, sia per servire con la propria professione
i pazienti, sia per formare personale. Mercoledì
14.c.m. incontrerò
la Ministra della Salute di Capo Verde,
dr. Maria Cristina Fontes, con la quale,
per la 2°volta, affronterò possibili soluzioni
che diano, da parte del Governo, garanzie concrete di continuità.
L’idea di fondo è
che l’Ospedale sia gestito dall’ Ente Pubblico,
mentre, noi, cari amici, continueremo ad accompagnare
la vita, il servizio, secondo
le reali possibilità dei nostri Volontari Medici
e Volontari Tecnici. Considero doverosa
e importante questa mia comunicazione a Voi Benefattori-Amici
che mi avete accompagnato negli anni e continuate ad accompagnarmi
ancora in questa avventura di “Fare il Bene, bene”.
Per vostra conoscenza Carissimi: l’ospedale,
grazie a tutti voi, ha salvato e continuerà a salvare
tante vite umane.
Vi comunico ancora che il progetto
della Casa Accoglienza delle giovani mamme a Santa Cruz
nell’isola di Santiago, già attivo da 2 anni,
sta continuando a sviluppare l’accoglienza
dei bambini di strada e per strada con la Casa della Famiglia.
Un grazie personale ad ognuno di Voi.
Pregate per me e per tutti i missionari. Vi ricordo
quotidianamente nell’Eucarestia, dove Cristo Gesù
si offre, con tutti noi,
al Padre. Un forte abbraccio...
(lettera di P.Ottavio non pubblicata
in Uomini con gli Uomini n.3, per spazio mancante)
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