Solo
coltivando la pace
si aiuta la speranza...
|
Seminate
per il vostro bene secondo giustizia
Dalle "Omelie" di San Basilio
Magno
Imita
la terra, o uomo, produci anche tu i tuoi frutti per non
essere inferiore
alle cose materiali. La terra produce
frutti, però non può goderseli
e li produce a tuo beneficio. Tu invece puoi raccogliere
a tuo vantaggio
tutto ciò che vai producendo.
Infatti la ricompensa e il premio
delle buone opere vanno a coloro
che le hanno compiute. Se hai dato
all’affamato, diventa tuo tutto ciò che gli
hai donato, anzi ritorna a te accresciuto.
Come infatti il frumento che cade
in terra, va a vantaggio di colui che lo ha seminato, così
il pane dato all’affamato, riporta molti benefici.
Quello che è
il fine dell’agricoltura sia dunque per te il criterio
della seminagione spirituale. “Seminate per
voi secondo giustizia”
(Osea 10,12), così dice la Scrittura. Verrà
il momento in cui tu dovrai abbandonare le ricchezze, anche
tuo malgrado, mentre porterai al Signore
la gloria acquistata con le opere buone. Quando
ti presenterai al giudice universale, il popolo ti chiamerà
benefattore e generoso donatore e ti applicherà
i migliori appellativi della carità e della bontà.
Non vedi coloro
che, per onore di breve durata o per lo strepito e l’applauso
della gente, profondono ricchezze nell’allestire spettacoli,
competizioni atletiche, commedie, lotte crudeli con le fiere,
lotte che la gente disprezza al primo presentarsi. Tu
invece sei parco proprio
in quelle spese che ti possono procurare una gloria immensa.
Sii attivo nel bene! Ti approverà allora Dio,
ti loderanno
gli angeli, ti proclameranno beato
tutti gli uomini che sono esistiti
dalla creazione del mondo in poi; riceverai la gloria eterna,
la corona
di giustizia, il regno dei cieli come premio del retto uso
delle cose terrene
e caduche. Ma, a quanto pare, di tutti
i grandi e incorruttibili beni, oggetto della beata speranza,
non ti curi affatto, avido come sei solo di beni terreni.
No, non fare così, o uomo.
Largheggia
con ciò che possiedi, sii generoso, anzi munifico
nell’affrontare spese a beneficio dei bisognosi. Si
dica anche di te
“egli dona largamente ai poveri;
la sua giustizia rimane per sempre” (Salmo
111,9).
Quanto dovresti essere grato al donatore benefico per l’onore
che ti viene fatto!
Quanto dovreste essere contento di
non dover tu battere alla porta altrui, ma
gli altri alle tue. E invece sei intrattabile
e inabbordabile. Eviti di incontrarti
con chi potrebbe chiedere qualche spicciolo. Tu
non conosci che una frase
“non ho nulla e non posso dar nulla, perché
sono nulla tenente”. In effetti
tu sei veramente povero, privo di ogni
vero bene. Sei povero di amore,
povero
di umanità, povero di fede in Dio,
povero di speranza nelle realtà eterne.
|