ITALY-CAPVERT

Fatemi una tomba dove volete,
in una modesta pianura
o su una superba collina;
fatemela tra le tombe più umili sulla terra,
ma non in una regione
dove gli uomini sono schiavi.
Non potrei riposare
se intorno alla mia tomba
udissi i passi di uno schiavo tremante;
la sua ombra sul mio silenzioso sepolcro
lo farebbe diventare
un luogo di oscuro terrore…
Sospirate sulla donna armena
dagli occhi spenti
che piange nella sua casa desolata,
sull’esiliata della Russia
fate lamenti, su lei che a vagar
lungi dai familiari
è condannata.
Ma badate! Dal nostro Sud
s’alzano singhiozzi e sospiri,
ci sono donne affrante
che piangono sui loro cari
in torture assassinati.
O non avete, almeno,
care sorelle sicure,
una parola di difesa, lacrima, o prece dal cuore
per le madri che vivono
in ombre oscure d’agonia, di odio e di terrore.

(F.E.Harper, poetessa afroamericana)