Missione
di tutti.
E’ per tutto l’uomo
Leggo nella rivista “Continenti”
dei missionari cappuccini italiani un articolo
di Whalbert Bulltman, che termina con queste parole:
“Se finora solo un continente
ha svolto lavoro missionario...,oggi le Chiese di tutti
i sei Continenti svolgono attività
missionaria.
Questa è stata pertanto sestuplicata.
La crisi della Missione, di cui si parla, è un
fenomeno caratteristico dell’Occidente.
La Chiesa nel suo complesso è più missionaria
che mai.” Crisi della Missione?
A prima vista una parola brutta, depressiva. Nella realtà
questa crisi di cui si parla è una cosa buona,
perché sappiamo che le Comunità dell’occidente
stanno semplicemente riscoprendo la
«nuova missione».
Innanzitutto si scopre un nuovo concetto di missione.
Hélder Camara definiva
la Missione come un «Uscire
da se stesso». Questo
è il primo passo. Curiosamente, molte volte abbiamo
fatto il secondo, il terzo e molti altri passi, senza
ancora aver fatto il primo.
La crisi, credo, è apparsa anche perché
si è preso coscienza di questa anomalia.
Oggi si constata nelle Chiese Occidentali
che bisogna andare non soltanto verso i “lontani”
di altri paesi e continenti ma
anche verso i “lontani
di casa nostra”.
Quello che preoccupa, a volte, è che,
in alcune comunità la scoperta dei lontani di casa
nostra tende a far dimenticare i lontani da casa nostra.
Allora la Comunità diventa missionaria fino a certo
punto, e questo non è vangelo. Ma se tutta la chiesa
è missionaria
e se anche noi qui, a Capo Verde, dovremmo avere un “Centro
di animazione missionaria”(!), come stanno
le cose da noi? Sentivo l’altro giorno, per radio,
che nell’isola di S.Vicente, c’e una
settimana di formazione missionaria per i giovani.Vi
devo dire
che si tratta di una cosa nuova. Qui, a Santo Antão,
dove ora vivo e lavoro, abbiamo
almeno due
gruppi
che
ogni tanto, spontaneamente, si offrono
per «andare
in missione» nei villaggi dell’interno.
Credo manchi l’aspetto formativo.Anche per evitare
lo sbaglio di fare il 2°passo senza fare il primo:
uscire da stessi. Che non
si fa,se prima non si ascolta Colui che ci invia.
Ma vediamo come è cambiato il volto
della Chiesa Capoverdiana in questi ultimi anni. Prima
di tutto a livello della famiglia cappuccina. Siamo, grazie
a Dio, i più numerosi a livello di congregazioni
maschili. Se è vero che,
oggi, dall’Italia mancano i rinforzi,
d’altra parte i locali crescono, frutto anche
di un lungo e tante volte sofferto lavoro di quelli che
sono venuti da fuori. Intanto i cappuccini portoghesi,
che hanno una presenza missionaria in Timor, sfidano i
cappuccini di Capo Verde ad aggregarsi a loro, una sfida
su cui i nostri superiori stanno riflettendo. Chissà,
tra qualche anno…In un momento in cui
i sacerdoti diocesani stanno crescendo e ci fanno capire
che, un po’ alla volta, vogliono farsi carico loro,
delle parrocchie,
nuovi orizzonti missionari si aprono…
Un altro segno: in questi ultimi anni ci sono arrivati
missionari e missionarie sia dall’Africa che dall’America
Latina. Dall’America Latina sono venute le “Apostole
della Parola” mentre dall’Africa arrivano
sacerdoti e suore da Senegal, Nigeria e Angola, membri
dei Missionari dello Spirito Santo. Sento
dire che due sorelle francescane stanno per partire
per Boston a lavorare tra i nostri emigrati, rinforzando
così la presenza che vi hanno già
da tempo. Si dice che nessuno può considerarsi
così povero da non avere nulla da condividere e
che si può condividere almeno la fede.
«Tutta la Chiesa per tutto
il mondo non è perciò un gemellaggio, ma
una Fratellanza, segno dell’Unica Famiglia di Dio»,
alla quale
tutti i popoli della terra sono chiamati a farne parte.L’Ottobre
missionario viene a ricordarci, ogni anno, queste verità.
La missione è di
tutti e per tutti. E investe l’uomo nella
sua totalità. Ricordo le parole di Giovanni Paolo
II alla periferia di Lima,in Perù
«Fame di Dio,Sì!
Fame di pane,No! Il desiderio, la fame e la sete di Dio
vanno sempre coltivati, al primo posto. Ma
proprio nel Nome di questo Dio,
deve essere debellata la fame di pane che uccide l'uomo.
E ogni altra Fame: fame di istruzione,salute,famiglia,-lavoro-perdono-amore-riconciliazione».Per
questo la missione sarà sempre un fatto di scambio
e condivisione.