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ITALY-CAPVERT |
I primi 30 anni di libertà.
di Fr.Antonio Fidalgo Barros
Capo Verde celebra, quest’anno,
i 30 anni della sua indipendenza. Guardiamo un po’ indietro. Le
isole sono state scoperte dai portoghesi nel 1460. Da allora fino
al 5 Luglio 1975 siamo stati governati dai portoghesi. Poi, 30
anni fa, abbiamo preso nelle nostre mani il nostro destino e si
tratta adesso di vedere se ne è valsa la pena.
Innanzitutto un fatto curioso: nel preciso
momento in cui festeggiamo il trentennio della nostra indipendenza,
ecco che un gruppo di cittadini portoghesi, del resto pieni di
prestigio (Mário Soares, ex-premier ed ex Presidente della Repubblica,
Adriano Moreira, ex-ministro ed attualmente senatore a vita, e
Silvino Silvério Marques, ex-membro della Consiglio della cosiddetta
“rivoluzione dei garofani” che ha deposto il regime fascista di
Salazar e Marcelo Caetano) stanno patrocinando l’entrata di Capo
Verde nell’Unione Europea. Il tutto con il consenso più o meno
chiaro del governo capoverdiano, il quale però pare indeciso tra
la domanda di uno Statuto Speciale per le nostre isole e l’integrazione
piena, tanto più che noi, geograficamente almeno, non apparteniamo
all’Europa.
Ma allora non è valsa la pena di conquistare
la nostra indipendenza?
Questa domanda solo apparentemente ha senso.
E gli attuali membri dell’Unione Europea non erano tutti indipendenti?
Perché allora hanno detto di sì all’integrazione? Hanno perso
la loro dignità nazionale con l’entrata?
Penso comunque che una eventuale candidatura
di Capo Verde alla piena integrazione non avrebbe senso, per il
motivo detto sopra: non apparteniamo all’Europa. Credo allora
che sarebbe più realista e avrebbe più senso chiedere per Capo
Verde uno Statuto Speciale.
È solo un’opinione.
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