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Capo Verde:
un esempio per l’Africa?

di Antonio Fidalgo de Barros

Scrivo queste righe a pochi giorni
dalle elezioni locali, che per la quinta volta
si svolgono nelle nostre isole.
Sono 52 i candidati per il governo
dei 22 municipi e per le assemblee legislative municipali.
La maggior parte dei candidati sono legati
ai due maggiori partiti capoverdiani:
il PAICV che in questo momento governa il paese, e il MpD, partito di opposizione.
I centri più ambiti e disputati sono Praia, la capitale, Assomada, una città all’interno dell’isola di Santiago, Mindelo nell’isola di S. Vicente, Sal e, infine, S. Filipe di Fogo.
Eccetto Mindelo, tutti questi centri sono,
in questo momento, nelle mani del PAICV,
che vuole fare di tutto per non perdere soprattutto la capitale.
Poche le donne (tre) candidate al posto di sindaco: Isaura Gomes, per Mindelo (S. Vicente), Leonessa Fortes, per Ribeira Grande e Vera Almeida per Paul (isola di S. Antão).
Però la Presidente della Commissione Nazionale delle elezioni, e lo sta facendo con molta determinazione e senso di responsabilità,
è una donna: Rosa Vicente, 34 anni, giudice di professione. Rosa è esigente e non perdona le infrazioni commesse dai candidati.
Vediamo alcuni casi: il candidato del PAICV, nell’isola di Sal, ha accusato quello del MpD
di usare camicie con propaganda elettorale, prima dell’inizio della campagna.
L’accusato ha risposto, inviando fotografie degli avversari, facenti la stessa cosa.
Sentenza: i due candidati devono pagare, ognuno, una multa di circa mille euro.
Non è permesso invitare complessi musicali professionali a suonare nei comizi.
Nell’isola di Sal, uno dei candidati l’ha fatto (quello del PAICV) e ora deve pagare circa 4.000 Euro.
Rosa e la sua Commissione hanno dovuto decidere su altri casi come quello di Ribeira Grande (Santo Antao) dove i candidati dei due partiti hanno scelto lo stesso locale per la realizzazione, 16 maggio, della chiusura della campagna.
Come risolvere il problema?
Facile: si è fatto un sorteggio.

Il posto sarà occupato dal candidato del PAICV. Il MpD dovrà cercare un altro posto e comunicarlo alla Polizia.
Insomma, tutto questo per far capire ai lettori che Capo Verde non è come lo Zimbabwe, dove un uomo di 84 anni, Mugabe, governatore
da 28, fa di tutto per non riconoscere la sua sconfitta elettorale, utilizza la violenza contro gli oppositori e non accetta la presenza
di osservatori internazionali
per controllare le elezioni.
Capo Verde, che dopo l’indipendenza del 1975, ha vissuto 15 anni di dittatura,
oggi è un paese il cui popolo ha assimilato l’idea della convivenza democratica,
condizione indispensabile per la pace.

Molti ci presentano
come un esempio per l’Africa.
Io penso che la cosa più importante
è lavorare affinchè le nuove generazioni
non cedano alle tentazioni delle ideologie
che negano la libertà e i diritti umani
e sono perciò nemiche della pace e dell’uomo.

 

 

 


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