Siamo in attesa....
Non
ci sono ancora pervenute Relazioni dagli urologi, andati dal 2004
- 2005
in avanti, stiamo
attendendone una a breve.
Sperano sia la volta buona per poter finalmente pubblicare
In
attesa delle relazioni e delle foto che ci perverranno dagli urologi
volontari all'Ospedale San Francesco, ci permettiamo di inserire
un testo di riflessione per coloro che leggeranno questa pagina
Evitiamo
la morte
di
Pablo Neruda
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Lentamente
muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore
lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i",
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
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Lentamente
muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente
muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore
lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
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Lentamente
muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo
la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che, essere vivo,
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto
l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento di una splendida felicità.
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