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Antonio
il santo
di Padova, medico dell'anima e del corpo
È
un grande privilegio per un Apostolo
del Signore poter applicare a sé il magnifico testo
di Isaia che Gesù a Nazaret ha applicato a se stesso:
"Lo Spirito del Signore è su di me perché
il Signore mi ha consacrato
con l'unzione; mi ha mandato a portare
il lieto annuncio ai poveri...". Veramente
lo Spirito era su Antonio di Padova,
che ha portato il lieto annuncio del Vangelo
ai poveri con un successo straordinario.
Ed ha fasciato le piaghe dei cuori spezzati,
ha annunciato la liberazione dei prigionieri, in modo così
luminoso, così straordinario,
che è stato canonizzato a nemmeno un anno dalla sua
morte. È una realtà che oggi sarebbe
impossibile, ma che dice bene quanto profonda fosse la venerazione
per Antonio del popolo cristiano. In
questo testo di Isaia, in cui vediamo chiaramente
l'azione dello Spirito consolatore che fascia le piaghe
del cuore e consola gli afflitti, vorrei sottolineare l'annuncio
di libertà, che ci fa vedere
lo Spirito all'opera come creatore....
Tutti noi siamo prigionieri di tanti condizionamenti, provenienti
dal nostro temperamento, dalle circostanze, dallo stato
di salute, dai rapporti interpersonali
che non sempre sono armoniosi...E cerchiamo la liberazione.
Ma la
vera liberazione viene in modo inatteso, in modo paradossale
dallo Spirito di Dio, che non risolve i problemi,
ma ci porta a vivere più in alto e oltre.
Nella vita di Antonio da Padova possiamo
constatare questa liberazione, operata dallo Spirito.
Antonio avrebbe potuto essere grandemente deluso, depresso,
perché
tutti i suoi progetti erano stati scombussolati. Voleva
essere missionario, voleva perfino morire martire
e proprio per questo si era imbarcato per andare fra i musulmani.
Ma il suo viaggio non raggiunse la
meta:
invece di sbarcare nei paesi arabi, è sbarcato fra
i cristiani, in Sicilia e poi rimane in Italia. Avrebbe
potuto passare il resto della sua vita a compiangere se
stesso: "Non posso realizzare la mia vocazione!".
Ed invece fiorì dove il Signore lo aveva inaspettatamente
piantato:
cominciò subito a predicare,
a fare tutto il bene che poteva e
acquistò una fama così straordinaria, ancora
oggi vissuta dal popolo di Dio che,
come un fiume, va a Padova a trovarlo per chiedergli protezione,
intercessione e
grazie fisiche, spirituali, morali.. Preghiamolo
con insistente devozione.
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