San
Raffaele
arcangelo
29 settembre
San Raffaele, "Dio guarisce", è nominato
ampliamente nel libro di Tobia
ed invocato come guaritore. La Sacra Scrittura rivela
le particolari missioni degli Arcangeli: giorno
e notte essi servono Dio, contemplano il Suo Volto, Lo
glorificano incessantemente. Raffaele anch'egli,
fra i sette Angeli che stanno davanti al trono di Dio
(Tb 12, 15; Ap 8,2), accompagna e custodisce Tobia nelle
peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.
La Chiesa ha riunito in
una sola Celebrazione
i 3 Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele,
San Michele, è Patrono
della Chiesa.
San Gabriele è l'Angelo
dell'Incarnazione
e quasi certamente dell'agonia di Gesù.
San Raffaele è la
guida dei viandanti
e protettore dei ciechi.
Più tardi, la tradizione ha esteso anche
a Lui
il titolo di Arcangelo che, nella Bibbia,
viene dato, per prima, soltanto a Michele,
Principe delle milizie celesti.
Nell'arte, Raffaele ha avuto minore abbondanza di raffigurazioni.
I suoi attributi iconografici non sono precisi e lo si
riconosce, di solito, perchè appare accanto al
giovanetto Tobia,
come attento compagno di viaggio, specialmente nell'episodio
del pesce catturato nel Tigri.
Eppure la Bibbia ci dà, sul suo aspetto,
un particolare assai interessante:"Tobia
incontrò
un giovane bellissimo, con le vesti succinte".
Questa delle vesti corte non è un richiamo alla
moda del tempo. Per tutti i popoli che vestivano lunghe
tuniche, sia Israeliti, che Romani o altri, la
prima necessità del viaggio era quella di rialzarsi
le vesti, lasciando libero il passo alla gamba. E chi
camminava con passo più spedito, più alto
sollevava l'orlo della veste, rimboccandola attorno alla
cintura.
Raffaele è dunque il celestiale compagno
di cammino. Ed è a lui che il vecchio Tobi,
cieco e giusto, affida il figlio Tobia, mandato
a riscuotere un credito di 10 talenti d'argento. Raffaele
segue così Tobia dall'Assiria alla Media, fino
a Rages. Lo salva da ogni male; lo libera da ogni pericolo,
come quello del pesce del Tigri.
Non solo. Egli stesso porta a buon fine l'incarico di
Tobi, di riscuotere i talenti. Per di più
fa sposare a Tobia la virtuosa
figlia di Raguel, Sara, dopo
averla liberata da un demonio che
la perseguitava. Finalmente,
celebrate le nozze, Raffaele guida i due sposi sulla strada
del ritorno verso la casa paterna.
E dopo il felice ritorno, sempre per il consiglio di Lui,
Tobia restituisce la vista al padre Tobi prodigiosamente
ponendo sopra i suoi occhi il fiele del pesce del Tigri.
Così è scritto nella
Bibbia di S.Raffaele, l'Angelo viatore, dalle vesti sollevate
sugli svelti malleoli. Poiché è lui
a presentare al Signore
le preghiere di Tobi afflitto dalla cecità
e quelle
di Sara, tormentata dal demonio.
Raffaele viene sempre invocato come Protettore
dei mali della carne e delle infermità del corpo.
Più giustamente, è considerato come esemplare
Custode: Colui al quale ogni padre,
vorrebbe affidare il proprio figlio che affronta
il misterioso viaggio della vita.