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DIRETTA CON DIO |
Le cinque vie del perdono
DALLE "OMELIE" DI SAN GIOVANNI CRISOSTOMO,VESCOVO
(Om.sul diavolo tentatore 2,6; PG 49, 263-264)
Volete che parli delle vie della riconciliazione
con Dio?
Sono molte e svariate, però tutte conducono al cielo.
La prima è quella della condanna dei propri peccati.
Confessa per primo il tuo peccato e sarai giustificato (cfr. Isaia
43,25-26). Anche il profeta diceva: "…confesserò al
Signore le mie colpe e Tu hai rimesso la malizia del mio peccato"
(Salmo 31,5).
Condanna dunque anche tu le tue colpe. Questo è sufficiente
al Signore per la tua liberazione. E poi se condanni le tue colpe
sarai più cauto nel ricadervi. Eccita la tua coscienza a
divenire la tua interna accusatrice, perché non lo sia poi
dinanzi al Signore.
Questa è dunque una via di remissione, ottima; ma ve n'è
un'altra per nulla inferiore: non ricordare le colpe dei nemici,
dominare l'ira, perdonare i fratelli che ci hanno offeso. Anche
così avremo il perdono delle offese da noi fatte al Signore.
E questo èun secondo modo di espiare i peccati.
"Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre
vostro Celeste perdonerà a voi" (Matteo,6,14).
Vuoi imparare ancora una terza via di purificazione?
E' quella della preghiera fervorosa e ben fatta che proviene
dall'intimo del cuore.
Se poi ne vuoi conoscere una quarta dirò che è
l'elemosina. Questa ha un valore molto grande.
Aggiungiamo poi questo: se uno si comporta con temperanza
(cioè moderazione) e umiltà, distruggerà
alla radice i suoi peccati con non minore efficacia dei mezzi ricordati
sopra. Ne è testimone il pubblicano che non era in grado
di ricordare opere buone, ma al loro posto offrì l'umile
riconoscimento delle sue colpe e così si liberò dal
grave fardello che aveva sulla coscienza.
Abbiamo indicato cinque vie di riconciliazione con Dio.
La prima è la condanna dei propri peccati. La seconda
è il perdono delle offese. La terza consiste
nella preghiera, la quarta nell'elemosina e la quinta
nell'umiltà.
Non stare dunque senza far nulla, anzi ogni
giorno cerca di avanzare per tutte queste vie, perché sono
facili, né puoi addurre la tua povertà per esimertene.
Ma quand'anche ti trovassi e vivere in miseria piuttosto grave,
potrai sempre deporre l'ira, praticare l'umiltà, pregare
continuamente e riprovare i peccati e, la povertà non ti
sarà mai d'intralcio.
Ma che dico? Neppure in quella via di perdono in cui è richiesta
la distribuzione di denaro cioè l'elemosina, la povertà
è di impedimento. No. Lo dimostra la vedova che offrì pochi
spiccioli.
Avendo dunque imparato il modo di guarire le nostre ferite, adoperiamo
questi rimedi. Riacquistata poi la vera sanità, godremo
con fiducia della sacra mensa e con grande gioia andremo incontro
a Cristo re della gloria e, conquisteremo per sempre i beni eterni
per la grazia (gratuità), la misericordia e la bontà
del Signore nostro Gesù Cristo.
A Lui la gloria e l'onore dei secoli dei secoli.
Amen
cfr.Tobia 12, 8-9; Luca 6, 37-38
Buona cosa è la preghiera con il digiuno;
meglio praticare l'elemosina che accumulare l'oro.
L'elemosina purifica da ogni peccato.
Perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato.
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