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Le pareti sono di lamiera
di bidone.
Il pavimento è terra battuta, ricoperta di
cartone o di assi di vecchie casse d'imballaggio.
In casa non c'è acqua,
né luce, né
servizi igienici.
Io con la mia famiglia andiamo nel campo per fare i nostri
bisogni fisiologici.
Ci laviamo in una bacinella e l'acqua
non la buttiamo via perché, alla sera, ci laviamo
i piedi.
Migliaia di bambini come me, nel
mondo, abitano in baracche.
Più volte avrai visto raffigurate queste abitazioni,
ma starci dentro è molto triste.
Se piove, la baracca si allaga,
se c’è il sole,
è rovente.
Di notte si respira molto male.
È un covo di infezioni e di malattie, dovute
al pericolo dei topi e degli scarafaggi.
Questa abitazione è sì miserrima,
ma ha una grande caratteristica:
è sempre aperta e chiunque arriva,
parente o sconosciuto, è il benvenuto.
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