Padre Pio Gottin, un pioniere doc
Padre Mauro Cismondi, il teologo
Fratel mulo, il mezzo più sicuro d'auto
Quanta strada abbiamo fatto!
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La
"missione" di Capo Verde fu affidata ai Cappuccini
di Torino nel 1947,all'indomani della seconda guerra mondiale,
quando cioè, si sentiva l'urgenza di aiutare la gente
a ritrovare fiducia e speranza. Vi furono destinati quattro
sacerdoti che,prima di sbarcare nella missione, si fermarono
in Portogallo, per imparare la lingua.
Era l'unica "previdenza”
di quei tempi, giacché la "missionologia”
era affidata al buon senso degli "inviati".
"Ci imbarcammo a Genova e
sbarcammo a Barcellona – racconta Padre Luigi Miraglio
che faceva parte del primo scaglione ed è deceduto
il 13 luglio 1996 nell'isola di Brava – da dove proseguimmo
in treno per Madrid, Salamanca e finalmente Lisbona. Qui
però non potemmo essere ospitati perché il
Convento dei Cappuccini era pieno di missionari destinati
al Monzambico.
Fummo dirottati a Barcelos, dove
frequentammo le lezioni di portoghese con relativi esami
dopo appena due mesi. Trovati pronti per sbrigarcela da
soli, ci imbarcammo su un piroscafo diretto in Brasile,
che faceva scalo a Sao Vicente. una delle isole di Capo
Verde. Da qui col "Senior das areias", un barcone
che si teneva a galla per scommessa, ci dirigemmo a Fogo,
impiegando una settimana. Il tempo di navigazione passò
abbastanza rapidamente, anche per l'aiuto di un asino che
ragliava di gusto proprio di fronte al nostro oblò.
Da Lisbona ci fu detto "Cuidado,
attenzione, perché a Capo Verde si muore". L'arcipelago
era flagellato dalla malaria (ufficialmente 40.000 morti).
Il nostro primo morto fu Padre Paolino, che aveva già
il fegato a pezzi per la malaria contratta in Eritrea.
Lo sostituii a Mosteiros dove
non trovai niente e dovetti rimboccarmi le maniche tirando
su una casa e cappella.
Trovai poca sensibilità
religiosa, dovuta a secoli di assenza totale di sacerdoti
o religiosi, un accentuato disordine sessuale che affonda
le radici in costumi antichi….compensato però
da una impareggiabile ospitalità, accordata a tutti
con grande generosità, anche nella grande povertà".
(memorie di P.Luigi Miraglio) |