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MEDICI SOLIDALI |
A lettere maiuscole
di Marco Valente e Giuseppe Ricciulli
Ancora una volta proviamo a chiedere a chi è direttamente interessato nelle vicende del Centro Socio Sanitario "S. Francesco", quali sono gli sviluppi di tale importante iniziativa medica. Ci accontentiamo di ricevere un pezzo giornalistico da chi non è esperto di media e comunicazione perchè solito discutere di cuori e patologie cardiache?
Ma vorremmo interrogare proprio il cuore di questo medico, non per ricevere prognosi o diagnosi bensì sensazioni umane di più ampia portata. I nostri lettori seguono con discreto interesse -almeno così ci piace
ritenere- le sorti di questo Ospedale ormai fiore all'occhiello del sistema sanitario capoverdiano, e spesso riceviamo offerte di collaborazione con ampia disponibilità morale e materiale. Perchè nasconderlo? Siamo sempre a caccia di generoso benefattori poichè personale, apparecchiature e medicine costano sempre cari anche nei Paesi poveri.
Ci appelliamo a chiunque voglia contribuire con una piccola offerta perchè essa può rappresentare davvero molto per quei medici che operano in un contesto talora assai problematico. Siamo curiosi di sapere direttamente dal dr Marco Valente quale sia lo stato delle cose e quali saranno i più immediati sviluppi dell'impresa, pregandolo di risponderci da professionista della carta stampata.
28.2.2005: sono alle prese con la tastiera del computer, cercando di mettere ordine tra i dati dell'attività del Centro Socio Sanitario "S.Francesco" nel 2004, dati che dovrò presentare all'incontro che si terrà a Fossano tra una settimana. Nello stesso tempo mi sento incalzato da sorella Nenne, che vuole al più presto un articolo per il giornale.
Fortunatamente l'occhio cade sull'ormai famoso numero unico dedicato al Centro dalla nostra rivista nel novembre 2002. Il titolo in particolare mi pare adatto al momento: Centro Socio Sanitario "S.Francesco"....Un Sogno.... una Realtà. Chissà forse anche le maiuscole di "Sogno" e "Realtà" hanno un significato. Lo hanno per me e sicuramente lo hanno ancora di più per la popolazione delle isole di Fogo e di Brava, che ha visto pressocchè annullati i drammatici viaggi a Praia per le urgenze chirurgiche e può aspirare a sempre migliori livelli di assistenza. L'Ospedale, già attivo dall'ottobre 2002 per gli ambulatori specialistici, il laboratorio e la radiologia, ha iniziato l'attività chirurgica appena alla fine di marzo dell'anno passato e- dopo le iniziali, fisiologiche
difficoltà- ha preso a funzionare con buona lena.
Merito dello staff stabile, una squadra italo-russo-rumeno/moldava-capoverdiana a cui si sono aggregati nel corso dell'anno 86 volontari delle più diverse branche: 13 chirurghi, 4 oculisti e 2 tecnici, 3 otorinolaringoiatri, 1 ginecologo, 1 urologo, 20 dentisti, 5 cardiologi, 3 pneumologi, 2 pediatri, 1neurologo, 2 radiologi e 5 tecnici, 5 ecografisti, 5 fisioterapiste, 14 infermieri. Scorro velocemente i dati: 200 interventi di chirurgia maggiore e 250 di piccola e media, numerose operazioni in ambito oculistico (in particolare
cataratte) e otorinolaringoiatrico (adenotonsillectomie, polipotomie, settoplastiche, diagnosi di vari casi di neoplasia).
Di grande rilievo l'attività dei dentisti, che si sono avvicendati nel 2004 con buona continuità, grazie ad un accordo con l'associazione di categoria della provincia di Cuneo. Il tutto confortato da una buona (ma perfettibile e assolutamente da
incrementare) attività diagnostica: 400 visite oculistiche e ORL, 350 visite cardiologiche e 200 pneumologiche, 120 vi-site urologiche e 60 neuro-logiche... Il funzionale laboratorio analisi fa la sua parte ogni giorno. Una media di 20-30 pazienti si sottopongono giornalmente al rito del prelievo seguiti da Jolanda e dalle sue preziose collaboratrici, Bemvinda, Ana e Sonia.
Così la radiologia muove passi sempre più sicuri. Suor Tia è ritornata da Lecco con buone basi, che diverranno più solide quest'anno con la permanenza per alcuni mesi a Fogo di una tecnica italiana. Le numerose infermiere si dedicano all'organizzazione di corsi per il personale ausiliario e infermieristico capoverdiano e danno una mano preziosa in sala operatoria avvicendandosi come strumentiste a Paula e a suor Teodora.
Il corredo diagnostico è già di buon livello; penso alle apparecchiature del laboratorio e della radiologia, agli ecografi internistici e all'ecocardiografo, agli elettrocardiografi, allo spirometro e a tutta l'attrezzatura correlata con il reparto operatorio. Proprio in questi giorni si sta pensando di completare lo strumentario con un gastroscopio ed un broncoscopio. Questi stessi dati, fatti di tabelle e grafici, dovrò presentarli al dr Giannino Busato, nuovo Direttore Sanitario e alla moglie , dr.ssa Sonia (a proposito... un grande "in bocca al lupo"!!) e ad una platea d'eccezione....il dr Dario Dantas Laval dos Reis, i Direttori Sanitari dell'Azienda Ospedaliera "A. Manzoni" e dell'ASL di Lecco interessati a progetti di collaborazione per il laboratorio e per la radiologia e il Direttore del Dipartimento di Discipline Chirurgiche e Metodologie Cliniche dell'Università di Genova, in prima linea per la copertura dell'attività chirurgica.
Mentre scrivo, non posso che notare... quante maiuscole!!!
Come nelle parole "Sogno" e "Realtà" del
titolo ben augurante dello storico numero unico e come, fatto
fondamentale, nel maiuscolo impegno profuso da Tutti... Frati,
Suore, Tecnici, Medici, Infermieri... e da Voi Tutti!
E nelle maiuscole aspettative dei nostri Amici Capoverdiani!
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Noi & Voi Amici Sempre
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