GRIDO
Vuoto
di parole.
Morte lenta
di un popolo,
consumata nel silenzio
in lussureggiante natura.
Morte di tortura infinita
che spegne l’uomo,
schiavo di sé.
Morte che grida
nella gola di una donna madre
la lotta contro il nulla
contro nessuno
contro stupidità malvagia.
Gridano le case squassate dal tempo,
tuguri senza volto, cupi
mentre la morte
avanza nella fame,
stordita dall’alcool.
Mio fratello muore. Perché?
Le mie figlie muoiono. Perché?
Non mi do pace
in questa Settimana Santa
del Cristo Gesù
tradito, abbandonato, crocifisso.
Uomini e donne
di Roça di São Tomè
gridate nel silenzio della fine
come lui, con lui
“Dio mio, Dio mio
perché mi hai abbandonato?”
Miserabili della miseria umana
alzate il vostro grido
senza paura
a Colui che ascolta il povero
e chiedete al Padre della Vita
di spaccare il cuore,
la mente dell’indifferenza dei potenti.
Un giorno, la vostra notte,
donne di Roça, vedrà l’aurora.
Padre Ottavio