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Lettera
di un prete
Carissimi, la prima parola è Grazie al Signore che
si rivela Padre Nostro.
Mi commuove pensare che, solo GESU', può chiamarlo
Padre Mio. Tutti gli altri, tutte noi creature, possiamo
chiamarlo Padre Nostro. Grazie perchè Gesù
ci dà il dono della Fede! Quanto dev'essere grigia
la vita senza fede! Grazie perchè ci ha dato la Sua
MAMMA: che amore sgorga dal suo dolore! Grazie perchè
ci dà la grazia e la forza quotidiana. Grazie per
i miracoli che Lui compie ancora oggi. Miracolo è
questa famiglia che prega; miracolo è condividere
bisogni e sofferenze, miracolo è attendere notizie
dall'altro, miracolo è la serenità
di … ad appena ventiquattro ore da un intervento,
miracolo è la mano di … che si muove; miracolo
è la dedizione, l'impegno, la passione, il sacrificio
di un medico, di un operatore della salute; miracolo è
la serenità nella volontà del Signore di una
mamma …, miracolo è l'abbandono di una sposa
alla Sua volontà; miracolo è quella catena
di solidarietà che sta avvolgendo una giovane...,immigrata;
miracolo sei tu, con la tua forza, con la tua tenacia, con
la tua speranza e voglia di lottare. Entro in questa Domenica
per servire alla Mensa del Signore con questa forza e con
questo privilegio:
offro tutto me stesso per le necessità e le attese
di TUTTI e di OGNUNO: in particolare per tutti i bimbi,
i malati, i fratelli resi
poveri dalla nostra superficialià
e per tutti i consacrati e le consacrate:
che abbiamo il coraggio di lasciare la nostra barca e di
imparare da Lui a servire tutti, con umiltà e con
semplicità.
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