Bonaventura da Bagnoregio è incaricato a
scrivere la "Legenda Maior", l'opera
classica delle biografie ufficiali di Francesco d’Assisi,
nel 1260, dal Capitolo Generale di Narbona.
Presenta la sua opera al Capitolo di Pisa
nel 1263. Riscuote un successo tale, confermato
al Capitolo di Parigi nel 1266.
Ogni capitolo fa conoscere Francesco, "campione
di tutta la perfezione evangelica" fino alla
imitazione "con le stimmate"
della tragica umanità di Cristo Gesù.
Dal Prologo "La grazia di Dio, nostro
Salvatore, in questi ultimi tempi, è apparsa nel
suo servo Francesco, a tutti coloro che sono veramente umili
e veramente amici della santa povertà".
"Come la stella del mattino, che appare
in mezzo alle nubi, …con i raggi…
della sua vita e dottrina, Francesco attrasse…,
Come l'arcobaleno, che brilla tra le nubi
luminose, …annunziò agli uomini il vangelo
della pace e della salvezza…
Angelo della vera pace predicò
la penitenza con l'esempio e la parola…"
Per avere "ben chiara", davanti alla mente, la
vita del santo… e trasmetterla… ai posteri,
mi sono recato nei luoghi dove egli è nato, è
vissuto, è morto.
(1026) Esporrò gli inizi, lo svolgimento
e il compimento della sua vita in 15 capitoli.
Nel primo: descrivo la sua condotta di
vita da secolare:
Crebbe fin dall’infanzia col sentimento di generosa
compassione, un giorno che aveva mandato via un povero che
gli chiedeva l’elemosina per amor di Dio…, subito
gli corse dietro con una generosa offerta e promise che
mai più avrebbe detto di no a chi gli avesse chiesto…
per amor di Dio.
Nel secondo: la sua conversione a Dio e
il restauro di tre chiese.
"…E siccome lo spavento fa comprendere
la lezione…"
…una lunga infermità… lo illumina…
ma non comprende,…
in sogno vede "un palazzo grande e
bello… e delle armi…, contrassegnate dalla croce
di Cristo"…
interpreta questi segni... come presagio di gloria.
Mentre si reca in Puglia, dietro un nobile
conte….
per guadagnare il titolo di cavaliere, nella notte,
ode una voce "Francesco, chi ti può
giovare di più, il signore o il servo?"
... "Il signore" risponde F…
E la voce subito…:
"…perché lasci il Signore
per il servo, Dio per l’uomo?"
F. comprende: "Signore cosa vuoi che io faccia?"…
Ritornato ad Assisi, attende che la volontà di Dio
si manifesti…, si sottrae al traffico, al chiasso…
e pratica con assiduità la preghiera,
sviluppa in sé la fiamma del desiderio di Dio…,
scopre la perla preziosa, trova
il tesoro nascosto che gli fa disprezzare i beni
terreni…, si spoglia…, fino
a deporre i suoi eleganti abiti, ai piedi
del padre e a dire, nudo, davanti al popolo
e al Vescovo, che riconosce come suo padre, Dio
solo.
In lacrime davanti alla croce sente con
gli orecchi del corpo,
il Signore che gli dice:
"Francesco va' e ripara la mia casa che, come
vedi, è tutta in rovina!"
Nel terzo, l’istituzione della Regola
e la sua approvazione da Innocenzo III
"Annunziate agli uomini la pace,"
"Affida al Signore la tua sorte ed Egli ti nutrirà"
Nel quarto, lo sviluppo dell’ordine
sotto la sua guida e la conferma della Regola… approvata.
"Francesco scelse di vivere per tutti e non per se
stesso solo, a imitazione di Cristo" (1Cel.35)
"…E siccome a niente attaccava il cuore, niente
temevano di perdere… si sentivano sicuri, dappertutto,
…"
In questo capitolo viene nominato il glorioso confessore
di Cristo, primo teologo dell'Ordine, Antonio da
Padova,
che durante il Capitolo di Arles, stava predicando
ai frati…
Nel quinto, la sua vita austera e in che modo le
creature lo confortavano.
Francesco, l'uomo di Dio, vedeva che per il suo esempio
moltissimi si sentivano spinti a portare la croce di Cristo
con grande fervore.
Nel sesto, la sua umiltà e obbedienza
e la condiscendenza di Dio ai suoi desideri.
Nel settimo, il suo amore per la povertà
e i suoi mirabili interventi nei casi di necessità.
Nell'ottavo, la sua pietà e come
le creature, quelle prive di ragione si affezionavano a
lui.
Nel nono, il suo fervore di carità
e il suo desiderio del martirio.
Nel decimo, il suo amore per la virtù
dell'orazione.
Nell'undicesimo, la sua comprensione delle
Scritture e spirito di profezia.
Nel dodicesimo l’efficacia nella
predicazione e la grazia delle guarigioni.
Nel tredicesimo, le sacre stimmate.
Nel quattordicesimo, la sua pazienza nella
malattia e il felice transito.
Nel quindicesimo la canonizzazione e la
traslazione nella basilica di Assisi.
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Basilica
di S. Chiara in Assisi
Francesco
predica agli uccelli
Francesco
si identifica con il povero
Francesco
riceve le stimmate sull'Averna
Antonio
predica ai frati
La Basilica di S. Francesco in Assisi |