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DALLA MIA ISOLA D’AFRICA
sempre un piacevole ritorno
Attività cardiologica svolta a Fogo dal dr. Gianni Gaschino
dal 6 al 18 maggio 2006

E-mail: gianni53@katamail.com

Anche quest'anno ho trascorso un periodo di 15 giorni nell’isola di Fogo (Capo Verde) che ormai considero la mia isola d'Africa.
Ho svolto attività cardiologica ambulatoriale dal 6 al 18 maggio.
L'accoglienza è stata cordiale come sempre, mi è sembrato di tornare a casa tra gente accogliente ed amica.
Durante i giorni di lavoro (molto) ho eseguito 143 visite cardiologiche con ECG completato sovente da ecocardiogramma.
Mi sono avvalso dell’aiuto per la prima settimana di Mariella, un’infermiera di Torino, volontaria anche lei e per tutto il periodo di lavoro di Cesarina un'infermiera capoverdiana.
La sua esperienza è ormai consolidata ed è affidabile nell’esecuzione degli esami e nella traduzione dei sintomi riferiti dai pazienti.
Per ogni paziente abbiamo redatto un referto, consegnato al paziente, in lingua portoghese della visita, dell’ECG e dell'ecocardiogramma.
Ho raccolto la casistica dei pazienti visitati che credo costituisca uno spaccato veritiero dei problemi cardiologici presenti in un ambiente africano in fase di sviluppo e ne ho fatta una rapida elaborazione grafica che allego.
Qualche considerazione sul lavoro:

- Il ruolo professionale dello specialista europeo in terra d’Africa (almeno nella realtà di Capo Verde) è ben riconosciuto ed apprezzato dai medici capoverdiani e cubani e dai pazienti stessi che si affidano con fiducia all’ospedale San Francesco.
- La richiesta di visite cardiologiche risulta quasi sempre motivata con casi giovanili ed infantili di valvolopatia reumatica, talora congenita anche impegnativi, casi di adulti con aritmie, scompenso cardiaco ed ipertensione mentre è bassa la frequenza di soggetti con sintomi di cardiopatia ischemica.
Per quanto riguarda le considerazioni generali sul Centro:

- Sono ormai alla quarta esperienza: come ho già detto ho ritrovato un ambiente amichevole, cordiale e collaborativo da parte di tutti i volontari residenti al centro: medici italiani, capoverdiani e altro personale impegnato in diverse mansioni.
- Si è instaurato un rapporto professionale ed umano di amicizia in un ambiente suggestivo di sole e mare, povertà dignitosa della gente che sempre ringrazia della nostra presenza e opera.
- La presenza discreta dei frati cappuccini (Federico, padre Ottavio, magari un passaggio di Orfeo) confermano la "mission" del Centro San Francesco con attenzione ed aiuto all’uomo nell’amore di Cristo.

ARCHIVIO CENTRO

>> Grazie, a ritrovarci a Fogo >> Il capogruppo >> Un giovane cardiologo
>> Dalla mia isola d'Africa >> Missioni gen-feb. 2007 >> Due cardiologhe da Udine e Gemona

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