Anche quest'anno ho trascorso un periodo
di 15 giorni nell’isola di Fogo (Capo Verde) che
ormai considero la mia isola d'Africa.
Ho svolto attività cardiologica ambulatoriale dal
6 al 18 maggio.
L'accoglienza è stata cordiale come sempre, mi
è sembrato di tornare a casa tra gente accogliente
ed amica.
Durante i giorni di lavoro (molto) ho
eseguito 143 visite cardiologiche con ECG completato sovente
da ecocardiogramma.
Mi sono avvalso dell’aiuto per la prima settimana
di Mariella, un’infermiera di Torino, volontaria
anche lei e per tutto il periodo di lavoro di Cesarina
un'infermiera capoverdiana.
La sua esperienza è ormai consolidata ed è
affidabile nell’esecuzione degli esami e nella traduzione
dei sintomi riferiti dai pazienti.
Per ogni paziente abbiamo redatto un
referto, consegnato al paziente, in lingua portoghese
della visita, dell’ECG e dell'ecocardiogramma.
Ho raccolto la casistica dei pazienti visitati che credo
costituisca uno spaccato veritiero dei problemi cardiologici
presenti in un ambiente africano in fase di sviluppo e
ne ho fatta una rapida elaborazione grafica che allego.
Qualche considerazione sul lavoro:
- Il ruolo professionale dello specialista europeo in
terra d’Africa (almeno nella realtà di Capo
Verde) è ben riconosciuto ed apprezzato dai medici
capoverdiani e cubani e dai pazienti stessi che si affidano
con fiducia all’ospedale San Francesco.
- La richiesta di visite cardiologiche risulta quasi sempre
motivata con casi giovanili ed infantili di valvolopatia
reumatica, talora congenita anche impegnativi, casi di
adulti con aritmie, scompenso cardiaco ed ipertensione
mentre è bassa la frequenza di soggetti con sintomi
di cardiopatia ischemica.
Per quanto riguarda le considerazioni generali
sul Centro:
- Sono ormai alla quarta esperienza:
come ho già detto ho ritrovato un ambiente amichevole,
cordiale e collaborativo da parte di tutti i volontari
residenti al centro: medici italiani, capoverdiani e altro
personale impegnato in diverse mansioni.
- Si è instaurato un rapporto professionale ed
umano di amicizia in un ambiente suggestivo di sole e
mare, povertà dignitosa della gente che sempre
ringrazia della nostra presenza e opera.
- La presenza discreta dei frati cappuccini (Federico,
padre Ottavio, magari un passaggio di Orfeo) confermano
la "mission" del Centro San
Francesco con attenzione ed aiuto all’uomo nell’amore
di Cristo.