La
Beata Vergine Maria
Addolorata
15 settembre
La
memoria della Vergine Addolorata
ci chiama a rivivere il momento decisivo della storia
della salvezza, legata alla passione del Figlio, vicina
a Lui in croce.
Al calvario Maria diventa la Madre di
noi tutti.
Questa memoria è introdotta, nel calendario romano,
da Pio VII (1814).
Maria è l’amata da Dio,
nostra avvocata,
Madre pietosa che ci soccorre sempre.
Maria Vergine Addolorata è la nuova Donna.
Per la sua mirabile obbedienza a Dio, contrapposta alla
disobbedienza di Eva.
La nostra Madre è venerata nel mondo cristiano,
nei millenni, per le sue virtù, la sua protezione,
creatura prediletta da Dio,
per il posto primario nella Redenzione,
per la sua continua presenza accanto all’uomo, nelle
tantissime Apparizioni.
Quante le celebrazioni mariane:
1° gennaio la B.V.M. Madre di Dio;
23 gennaio il suo Sposalizio ;
2 febbraio la Presentazione al Tempio di Gesù;
11 febbraio Beata Vergine di Lourdes;
25 marzo l’Annunciazione; ...
13 maggio B.V.di Fatima;
24 maggio Maria Ausiliatrice;...
a giugno il Cuore Immacolato di Maria;...
16 luglio la B.V. del Carmelo;...
15 agosto l'Assunzione della Vergine...
8 dicembre l'Immacolata Concezione,
10 dicembre la B.V.M.di Loreto.
Tutto il mese di Maggio è dedicato a Maria,
senza dimenticare le celebrazioni
nei tantissimi Santuari
Mariani.
La Vergine ha un culto così diffuso, che non
c’è
mese dell’anno in cui non la si veneri.
Ma di certo, il culto più sentito
per
la vicinanza alla nostra condizione umana,
è quello della B.Vergine Maria Addolorata.
E' il dolore presente
nella nostra vita
fin dalla nascita, con il primo angosciato
grido
del neonato, che lascia il grembo materno,
per entrare in un mondo sconosciuto;
il dolore continua a stare con noi, più
o meno intenso, più o meno costante, nei suoi vari
aspetti, fisici, morali.., lungo tutto il corso della
vita,
e lo ritroviamo al termine del nostro cammino,
per il
definitivo distacco da questo mondo.
E così il dolore di Maria,creatura
privilegiata sì, ma creatura come noi, è
più facile comprenderlo... Veder morire
un figlio
è per una madre il dolore più grande
che ci sia; non ci sono parole che possano consolare,
chi, dopo aver generato, allevato ed educato l’erede
e il continuatore della sua umanità, lo vede morire,
lei, per certo, desiderando sostituirsi a Lui.
Milioni di madri che,subiscono questo immenso
dolore,a Lei si rivolgono,oggi come ieri,
per trovare sostegno
e consolazione, perché la Madre soffre con chi
soffre, essendo passata dalla atroce morte di suo figlio,
consapevole
della sua innocenza e vittima della cattiveria, incomprensione,
malvagità...umane.
Il dolore di Maria non nasce
nel momento della condanna a morte,
è l’epilogo di un lungo soffrire in silenzio,
iniziato dalla profezia che il vecchio Simeone aveva pronunciato
al Tempio:
“E anche a te una spada trapasserà
l’anima”. Perciò tutti coloro
che soffrono nella propria carne, le pene di da malattie,
ingiustizia, povertà, persecuzione, violenza fisica
e mentale,
perdita di persone care, tradimenti,
mancanza di sicurezza, solitudine,... guardano
a Maria, consolatrice di tutti i dolori;
perché è il Faro a cui guardare
nella buia notte del dolore, in questo pellegrinaggio
sulla terra.
Maria Madre è corredentrice di grazia
per tutti i suoi figli.
Come Gesù, ci dona la Risurrezione
che salva, così Maria gioisce
di infinita
consolazione per noi.