Lettera
dalle Conferenze Episcopali
Nazionali
ai Leader
dei Paesi del G8
luglio 2008
Cari
Leader
dei Paesi del G8,
nell’approssimarsi del Summit del G8, in Giappone,
scriviamo
in rappresentanza
dei Vescovi cattolici ai Capi delle rispettive
nazioni per esortarvi a intensificare
il vostro impegno e le vostre azioni mirate alla riduzione
della povertà nel mondo e alla risoluzione dei problemi
legati ai mutamenti climatici. Riproponiamo l’invito
fatto
da Papa Benedetto XVI,
alle Nazioni Unite, durante
la sua visita in aprile:
“Questioni di sicurezza: obbiettivi
di sviluppo, riduzione delle ineguaglianze locali e globali,
protezione dell’ambiente, delle risorse
e del clima, richiedono che tutti i responsabili
internazionali agiscano congiuntamente e dimostrino una
prontezza ad operare in buona fede, nel
rispetto della legge e nella promozione della solidarietà
nei confronti delle regioni più deboli del pianeta.
Penso in particolar modo a
quei Paesi dell’Africa
e di altre parti
del mondo che rimangono ai margini di un autentico sviluppo
integrale, e sono
perciò a rischio di sperimentare solo
gli effetti negativi della globalizzazione.”
Il nostro impegno religioso e morale
a tutela della vita e della dignità umana
ci porta
a esprimere particolare preoccupazione nei
riguardi
dei membri più poveri e vulnerabili della famiglia
umana, specialmente quelli dei paesi in via di sviluppo.
L’esperienza della Chiesa Cattolica, al servizio dei
bisogni delle comunità più povere, ci spinge
a raccomandare al
Summit
i temi dello sviluppo e dell’Africa.
E’criticamente importante che voi
ribadiate e riprendiate gli impegni
sostanziali sottoscritti a Gleneagles nel 2005 e a Heiligendamm
nel 2007.
Nel 2005 i paesi
più ricchi promisero
di stanziare, entro il 2010, ulteriori
50 miliardi di dollari
l’anno,
per l’assistenza allo sviluppo col
proposito di destinarne
il 50% solo all’Africa.
Questo impegno dev'essere mantenuto e ulteriori contributi
devono essere destinati all’assistenza medica, all’istruzione
e agli aiuti umanitari. Il summit delle
Nazioni Unite di settembre 2008,dedicato
agli obiettivi di sviluppo del millennio, offrirà
un’importante opportunità per la mobilizzazione
di una più ampia comunità internazionale.
La crisi alimentare mondiale
che devasta le comunità più povere, in
modo sproporzionato, e i flagelli
terribili di AIDS, malaria e altre malattie, rendono
ancora più urgente un’azione concertata. Vi
chiediamo di prendere in
considerazione proposte concrete per mitigare l’impatto
della crisi alimentare sulle comunità
più povere,per incrementare la spesa
per la salute e l’istruzione, per
intraprendere politiche commerciali
che rispettino
la dignità dei lavoratori
in quanto persone.
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A.
Merkel - Cancelliere, Germania; M. A. Medvedev Presidente
di Russia;
St.J. Harper, Primo Ministro Canada; Brown, Primo
Ministro Regno Unito;
N. Sarkozy, Presidente Francia; G. W. Bush Presidente
Stati Uniti d’America;
Yasuo Fukuda,Primo Ministro Giappone; S.Berlusconi, Presidente
Consiglio
dei Ministri Italia.
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Perché
le misure abbiano successo a lungo termine,
è necessario che i poveri vengano messi nella
condizione di essere
"arbitri"del loro sviluppo.
Promuovere le loro capacità
di intervento e di partecipazione nei processi economici,
sociali, politici e culturali è un prerequisito essenziale
per lo sviluppo. L’agenda del
vostro Summit include ancora una volta
i mutamenti climatici globali,
il tema particolarmente
sentito dalle persone di fede che provano l’esigenza
di proteggere il divino creato. In
qualità di Vescovi cattolici, siamo particolarmente
allarmati per l’impatto dei mutamenti climatici
sui poveri. I poveri, che meno hanno contribuito
al loro aggravamento, sono
destinati a subirne, in modo sproporzionato,
gli effetti dannosi, che includono anche conflitti potenziali,
aumento dei costi dell’energia e danni alla salute.
Ciò si verifica nei nostri
paesi così come in Africa e nelle altre Nazioni
in via di sviluppo. I costi
delle iniziative, atte a prevenire e a fronteggiare
le dannose conseguenze dei mutamenti del clima, dovrebbero
essere sostenuti principalmente dalle nazioni più
ricche, che ne hanno tratto maggiore profitto economico
e non dovrebbero gravare indebitamente sui poveri.Andrebbero
adottate specifiche soluzioni che permettano alle Nazioni
più povere di fronteggiare
gli effetti dei mutamenti
del clima e di partecipare allo sviluppo economico mondiale
senza contribuire
a peggiorare tali effetti.
Il vertice del G8 tratterà molti
temi di cruciale importanza per la vita
e la dignità dell’uomo. Preghiamo
affinché il vostro incontro
sia illuminato
da quello spirito di collaborazione che, solo, vi potrà
permettere di promuovere il
Bene Comune, intraprendendo
misure concrete, volte a ridurre la povertà e ad
affrontare i mutamenti climatici.
In fede,
Rev.mo
Robert Zollitsch, Arcivescovo di Freiburg, Presidente C.E.Cattolica
Tedesca;Rev.mo James Vernon Weisgerber, Arcivescovo di Winnipeg,
Presidente C.E.Canadese;
Sua Eminenza Jean-Pierre Bernard,Cardinale Ricard,Arcivescovo
di Bordeaux, Presidente C.E.Francese;
Rev.mo Peter Takeo Okada,Arcivescovo di Tokyo,Presidente
C.E. Cattolica Giapponese;
Rev.mo Joseph Werth,Vescovo della Transfigurazione di Novosibirsk,
Presidente C.E. Cattolica Russa;
Sua Eminenza Keith Patrick Cardinal O’Brien,
Arcivescovo di Edimburgo e St Andrews,Predidente
C.E.Cattolica Scozzese;
Sua Eminenza Cormac Cardinal Murphy-O'Connor Arcivescovo
di Westminster,
Presidente C.E. Cattolica di Inghilterra e Galles;
Sua Eminenza Francis Cardinal Gorge, Arcivescovo di Chicago,
Presidente C.E.C.USA;
Sua Eminenza Angelo Cardinal Bagnasco, Arcivescovo di Genova,
Presidente della C.E.I.
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