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Rubrica "Mi racconto" 02/12/04     di Federico Cerrone

Il Vulcano, il re dell'isola



Turisti per caso, anche a Capo Verde


Si possono comperare ricordini


Che simpatici amici vacanzieri!

Il punto che nell'isola di Fogo più attrae la visita dei turisti è il vulcano con il panorama maestoso di rocce che gli fa da corona e il pianoro che è quanto resta del cratere preistorico. Questo pianoro benché in parte coperto dalla lava delle diverse eruzioni è pure in parte abitato e coltivato.
I visitanti hanno spesso notato tra gli abitanti dei volti dalla fisionomia tipicamente europea (capelli biondi e lisci, occhi chiari).
Vi vorrei raccontare le origini di questa radice europea, come è ricordata dalla leggenda popolare, giacché di scritto non risulta nulla.
Nella seconda metà dell'ottocento apparve a Fogo un personaggio sconosciuto. Si diceva che fosse francese dal nome Irmà (o Erman) Montroud.
La gente non se ne stupì più di tanto; non era la prima volta che apparivano corsari e confinati politici o civili a compiere la loro pena e finivano per metterci radici.

Montroud inizialmente fissò la sua residenza ai piedi del vulcano, incentivò l'agricoltura e diffuse la coltivazione della vite. Quando riguadagnò la fiducia degli amministrativi ottenne l'incarico di tracciare le prime mulattiere nel lato nord dell'isola.
Da Chà das Caldeiras spostò la residenza in altre località sul pendio esterno dell'isola (es. Ribeira do Jlhen) suggerendo l'apertura di pozzi in riva al mare e collocando una compagna ad ogni residenza. Negli anni '60 ho visto a Ribeira do Jlhen uno degli ultimi figli. Oggi il cognome Montroud è comune sul lato nord dell'isola di Fogo.
Mi hanno raccontato che alla fine della sua vita il misterioso personaggio ha distrutto tutti i documenti che si riferivano alla sua persona… chissà perché, forse perché si era convinto che la sua storia già era stampata nei numerosi figli.
La stessa sorte successe nel 1931 quando un gruppo di esiliati politici portoghesi e angolani fu confinato nell'isola di S. Nicolau e quando la pena fu scontata alcuno optò per restare nell'isola, per esempio il… Cadorio che restò come il meccanico della locale fabbrica di scatolame di pesce.
Eccovi alcuni casi della misteriosa storia di queste isole chiamate dalla storia ad essere ospitali verso gente delle più disparate origini.

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